(Il Gazzettino) Rotto dopo quattro sconfitte l’incantesimo del mese di marzo nella prima prova di una tripletta terribile. Cremona al tappeto.
Piazza trascina i neroverdi davanti al pubblico di Rubano che applaude le sue prodezze insiemistici a quelle di De Nicolao.
L’Antenore Energia Virtus inizia nel modo migliore il triplete terribile – secondo la definizione dell’house organ Il Pappagallo – con cui concluderà la stagione regolare (i neroverdi dovranno affrontare ora le due battistrada, domenica a Orzinuovi ed ospitando alla vigilia di Pasqua i Tigers Cesena). Ieri a Rubano la formazione di Daniele Rubini ha aggiunto l’ennesima perla ad una stagione davvero memorabile: reduci da quattro sconfitte consecutive, i neroverdi sospinti da un super Piazza (27 punti con 10/13 da due e 4/6 ai liberi, più 7 assist e 4 palle recuperate) hanno difeso il loro attuale quarto posto (alla pari con Faenza) respingendo l’assalto della Juvi Cremona.
ANDATURA E ALLUNGO
La Virtus ha fatto a lungo l’andatura, ma prodotto l’allungo decisivo in un terzo quarto praticamente perfetto: nel quale, serrando le maglie in difesa con il già citato Piazza in versione Arsenio Lupin e De Nicolao (9 assist), bravo anche ad orchestrare la manovra, più l’intensità a rimbalzo offensivo di Filippini, ha tenuto a secco per ben cinque minuti gli ospiti perfezionando un parziale di 15-0 che marchiava la gara. Gara che, peraltro, aveva già preso inerzia a favore nel primo tempo con un parziale di 13-0.
QUINTETTO CON AZZURRO
Coach Rubini schiera, a sorpresa, nel quintetto iniziale l’azzurrino Basso (a fianco di capitan Schiavon, Piazza, De Nicolao e Ferrari) provando così ad allungare le rotazioni dei lunghi. Il leit-motiv della gara appare da subito chiaro; padroni di casa, che partono 9-2, ad attaccare il pitturato sia con le penetrazioni dei piccoli sia appoggiando palla in post basso; lombardi a crivellare la retina da dietro l’arco dei 6,75. E proprio tre conclusioni pesanti (Vacchelli e due volte Bona, 6/16 il fatturato complessivo nella frazione), li portano sul +6 a fine primo quarto e segnano per primi anche nel secondo.
PARZIALE NETTO
Qui, però, la Virtus – come già ricordato – si desta da torpore e, prima con Bovo (7 punti) poi con due triple (Piazza e il giovane neoentrato Mazzonetto) piazza un parziale di 13-0.
Dopo aver visto assottigliarsi il margine sul finire del primo tempo (da +8 a +4), al rientro dagli spogliatoi l’Antenore Energia Virtus prende letteralmente il volo: già sul +15, Filippini perfeziona un gioco da quattro punti (tripla con fallo e tiro libero aggiuntivo) che dilata ulteriormente il vantaggio; poi un Piazza incontenibile, che insieme a De Nicolao infiamma il pubblico regalando colpi da giocolieri, fa toccare addirittura il +25 (73-48 al 35′). Anche perchè le percentuali al tiro della Juvi Cremona si sono abbassate notevolmente.
FINALE RILASSATO
Il finale, così, è di pura accademia: Rubini regala due minuti anche a Visentin, che sta giocando in doppio tesseramento a Carrè (C Silver). «Ci siamo tolti un bel peso – ammette il coach -: avevamo sulle spalle una bella scimmia che ci stava accompagnando nell’ultimo mese di partite possibili, che invece sono state perse, facendo vivere come più negativo di quanto non fosse una realtà che era stata fin lì esaltante. Oggi abbiamo voluto mettere un segno netto, cominciando con una determinazione evidente. Piazza ha letto bene la situazione: lui sente l’odore del sangue, e sbrana l’avversario! Ma se uno fa una prestazione sopra le righe è anche perchè gli altri lo mettono nella condizione di farlo. Tra questi, i giovani: noi siamo la squadra del campionato che, in assoluto, ha fatto giocare di più i millennial».
Giovanni Pellecchia