La trasferta di martedì in giargiania (Brianza, ndr) si rivela amara per l’under 18, incapace di bissare il successo della prima squadra nel fine settimana.
Pall. Bernareggio – Antenore Energia Padova 80 – 61
La nebbia della val Padana si affetta come il panettone, eppure si tratterebbe di dimenticare la convivialità della sera precedente per concentrarsi su una sfida per nulla scontata, nonostante il risultato dell’andata (64-55 a Rubano). La partita, però, prende subito una piega favorevole ai padroni di casa, la cui vittoria non sembra mai seriamente in discussione.
La Virtus non c’è, basta poco per capirlo. Nei primi 6’ gli ospiti realizzano 4 punti e un solo canestro su azione. Il ferro sembra stregato, mancano idee, il gioco è spento e macchinoso, si perdono brutti palloni a metà campo: il primo quarto finisce 21-7: parziale sacrosanto. Non c’è traccia di una reazione da parte degli ospiti nemmeno nel secondo quarto, sebbene coach Seno ruoti tutti i giocatori a sua disposizione alla ricerca di un’alchimia. Ma più di un chimico servirebbe un fabbro per restringere il ferro dove attacca Bernareggio, se è vero che le percentuali da tre punti dei padroni di casa sono micidiali, paragonabili a quelle della Virtus dalla lunetta. Da segnalare ben due fischi per violazione di 3 secondi (nulla di strano, se non fosse che dall’inizio del campionato non erano mai stati considerati né in casa né in trasferta: sarebbe il caso di mettersi d’accordo, anche tra arbitri esperti) che certamente non danno fiducia ai neroverdi.
Sotto di 20 (28-48) all’intervallo, la Virtus deve pescare motivazioni e personalità, tirare fuori degli attributi per evitare la figuraccia. Il campo, al di là del tabellone impietoso, racconta di una squadra che comincia a giocare dal terzo quarto, mostrando quantomeno un po’ di orgoglio. La difesa diventa risorsa importante: si provano una zona 2-3 e pressing a metà campo, che portano a qualche buon recupero, a fronte di tante energie spese. Tra terzo e quarto periodo il momento migliore degli ospiti, incapaci però di ridurre lo svantaggio sotto la soglia (anche psicologica) dei 10 punti. A ogni mini-break, infatti, corrisponde una conclusione dall’arco di Bernareggio, un nuovo colpo al morale della Virtus. Con lo scorrere dei minuti, come si può intendere, le velleità di rimonta si spengono e il gap tra e due formazioni si riallarga.
Risultato pesante da incassare per la Virtus, maturato su un campo, quello brianzolo, comunque difficile da espugnare: niente drammi, dunque, ma nemmeno più spazio per illusioni. La sosta natalizia farà bene ai ragazzi di Seno per riordinare le idee e prepararsi al derby di ritorno con il Petrarca (questa volta nella “tana del lupo”). Appuntamento all’8 gennaio, dunque, quando più della tattica servirà la testa e – perché no – un po’ di garra.
Carlo Cignarella