Gli Under 18 di coach Seno, ulteriormente motivati dai proclami pubblicati dalla stampa, violano Ca Rasi e pareggiano il conto con i cugini, degni avversari di un grande confronto.
Guerriero Petrarca Basket – Antenore Energia Virtus 68 – 71
Guerriero Petrarca: Borsetto 5, Bombardieri, Bovo 2, Bruzzese 23, Di Falco 7, Scanferla L., Stavla 3, Seck 8, Gaspari, Dia, Zocca, Ragagnin 20 – All. Biondo, ass. Garon.
Antenore Energia Virtus: Lomma 13, Visone 3, Antonello n.e., Tognon 10, Mazzonetto 3, Meneghin 10, Serafini, Mason, Cignarella 5, Capetta n.e., Basso 13, Pellicano 14 – All. Seno, ass. Turi.
Parziali: 30–21, 8–13 (38-34), 11–21 (49-55), 19–16 (68-71)
Usciti per 5 falli: Borsetto (Guerriero), Lomma, Visone e Mazzonetto (Antenore Energia).
Arbitri: Rizzi (VI) – Parisi (PD)
Padova si tinge sempre più di neroverde. E’ infatti la Virtus ad aggiudicarsi il ritorno della stracittadina contro il Petrarca, espugnando la tana avversaria 68-71 al termine di una partita stupenda giocata davanti a un folto pubblico.
Salto a due: la sfida si accende. Nel primo quarto (30-21!) le due squadre viaggiano a ritmi altissimi, con i padroni di casa che tentano l’allungo grazie a un positivo Ragagnin, che mette a referto ben 13 punti (20 alla fine). Qualche problema da registrare in difesa, dunque, per una Virtus che fatica a controllare il gioco, specie quando Pellicano va a sedersi dopo 3’ avendo speso il secondo fallo. Lomma e Mazzonetto rispondono alle due triple di Di Falco, tenendo così a galla gli ospiti, mai oltre gli 11 punti di svantaggio.
Più equilibrato il secondo quarto (8-13), i cui non si contano gli errori da parte di entrambe le squadre, che pure non rinunciano all’agonismo, come dimostrano i diversi falli in attacco commessi. Il Petrarca fallisce più volte la fuga, risultando poco efficace soprattutto ai tiri liberi (0/6 a metà periodo), proprio nel momento di massima difficoltà degli avversari: brutti palloni persi nella propria metà campo e rimbalzi in attacco concessi rischiano di costare caro agli ospiti. I 4 punti da recuperare all’intervallo lungo sono dunque poca cosa, considerando come si era messa la partita.
La Virtus rientra in campo con il coltello tra i denti (cit.), riesce nell’aggancio e ribalta il risultato: significativo il contributo di Pellicano, autore di 6 punti di fila, e quello di Lomma, che attacca il ferro con decisione e porta a casa falli d’esperienza. I padroni di casa vanno sotto ma non ci stanno e trovano in transizione punti importanti. Nonostante ciò, gli ospiti chiudono il terzo quarto avanti di 6, ma la sensazione è che l’esito della sfida sia ancora tutto da scrivere nei 10’ che seguono.
Il derby regala infatti emozioni agli spettatori nell’ultimo e decisivo quarto. Il Petrarca si affida molto agli attacchi dei singoli, mentre la Virtus è più squadra (ben 5 giocatori in doppia cifra), riuscendo a costruire con pazienza e buone difese 8 preziosissimi punti di vantaggio a 5’ dalla sirena. Non si fa attendere la reazione dei padroni di casa, che ricuciono il gap grazie a Bruzzese e rovesciano per due minuti l’inerzia della gara. Quando la palla scotta, però, ci pensa Meneghin a segnare per la Virtus, facendo la voce grossa sotto canestro. E’ lui stesso, poi, a realizzare il canestro del +3 a 10” dalla fine appoggiando in campo aperto con la tranquillità con cui sgranocchia noccioline durante l’aperitivo. Il punto esclamativo alla vittoria lo mette Basso, annullando con una stoppata clamorosa la disperata tripla del pareggio dei petrarchini.
Vittoria di peso per i ragazzi di Seno, tra i quali meritano una menzione speciale Antonello e Capetta i quali, pur senza giocare, non hanno fatto mancare il loro supporto ai compagni per tutta la partita.
“Caron non ti crucciare”, commenterebbe Dante, ed il caso di ripeterlo, se è vero che con questa sconfitta il Petrarca non solo perde l’imbattibilità nei derby stagionali delle squadre giovanili, ma viene anche agganciata in classifica dalla Virtus, che ora affronterà in casa Ferrara sulle ali dell’entusiasmo. Mucho gusto.
Carlo Cignarella