Presentati ufficialmente i due nuovi pivot della squadra neroverde
Proprio il tecnico ha introdotto i due volti nuovi, entrambi pivot. «Ma questo è casuale – ha specificato – perchè si tratta di situazioni diverse. Nobile, infatti, è il giocatore che cercavamo: un rinforzo nel ruolo, dopo averlo apprezzato l’anno scorso da avversario. Sa creare punti per sè, con il suo gioco 1 contro 1, ma anche per i compagni di squadra: il classico playmaker aggiunto. Cusinato, invece, rappresenta uno dei colpi di fortuna che capitano ogni tanto, attraverso segnalazioni. Da subito è andato ben oltre le aspettative: oltre all’altezza, ci ha colpito per la sua voglia di fare; l’accordo con lui è di durata biennale (come Nobile, ma nel suo caso con opzione per il terzo anno, ndr). In questa prima stagione, se saprà adattarsi dal punto di vista fisico e del ritmo alla nuova realtà, conto possa rappresentare un buon cambio e un baluardo difensivo».
La parola è quindi passata ai diretti interessati. Decisamente più a suo agio l’esperto Nobile, abbronzato e sorridente: «Sinceramente non conoscevo Padova prima dell’anno scorso, ma vista anche la rivalità con Vicenza (dove giocava, ndr) ho imparato ad apprezzarla nel corso della stagione: mi ha fatto un’ottima impressione, come organizzazione societaria e come serenità dei giocatori. Non li conoscevo direttamente, ma con loro ho iniziato a confrontarmi durante l’anno ed in particolare queste ultime settimane: un gruppo migliorato e maturato molto nella seconda parte della scorsa stagione. Personalmente, mi aspetto un campionato ancora più difficile con quattro-cinque “corazzate”: noi speriamo di poter essere la sorpresa».
Assai più timido Cusinato: «Sono cresciuto a Castelfranco, dove ho iniziato il minibasket e ho giocato le ultime due stagioni in C2 dopo un intervallo di altre due a Castello di Godego in Prima Divisione. Alla Virtus, ho trovato da subito grande appoggio e tanta fiducia. Fiducia che, grazie all’esperienza di Claudio con cui sarà importante confrontarsi in allenamento, spero di poter ripagare nei ritagli di spazio che saprò guadagnare».
Giovanni Pellecchia
28 luglio 2016