(Il Gazzettino) Rubini dopo la vittoria ad Olginate ed il terzo posto frena gli eccessi di euforia ma mostra grande fiducia. “L’obiettivo è salvarsi”.
Espugnando sabato il campo di Olginate per 81-68 nella prima giornata di ritorno, l’Antenore Energia Virtus consolida il proprio terzo posto in classifica nel campionato di serie B. Eppure, come il saggio che indica la luna (in questo caso, la salvezza) quando lo stolto guarda il dito, il coach virtussino Daniele Rubini si affretta a predicare calma: «Il nostro girone non è mai stato equilibrato come quest’anno, tanto che nessuno può ipotizzare ora quali saranno le otto qualificate per i play off. Il mio obiettivo resta quello di toglierci al più presto dalla melma dei bassi-fondi: 30 punti, a mio avviso, potrebbero vedere un arrivo multiplo e dunque non bastare; pongo la quota salvezza al 50% di vittorie più una, ovvero 32».
Il successo ottenuto ad Olginate (quarto stagionale on the road) è stato ottenuto da capitan Schiavon e compagni al termine di una gara decisamente più sofferta di quanto non dica il +13.
In equilibrio per almeno 33 minuti, infatti, si è risolta in pratica soltanto nell’ultima frazione: quando i neroverdi, che ancora privi di Motta (i cui tempi di recupero restano indefiniti) hanno chiuso con sei giocatori in doppia cifra (il gladiatorio Bovo miglior marcatore con 15 punti, 6/10 dal campo più 6 rimbalzi), ergevano un muro difensivo e chiudevano con un parziale di 28 a 12.
Fino a lì, come detto, l’equilibrio aveva regnato sovrano. Sia nel primo quarto, che aperto dal 3-0 di Verzotto (per la terza volta consecutiva nel quintetto d’avvio), è stato contraddistinto da un botta e risposta a suon di triple: i lecchesi si portavano 10-6 con quelle di Bartoli e Tagliabue; l’Antenore Energia sorpassava, però, sul 17-15 con il siluro di un ispirato Filippini (8 punti nei primi 10′). E così pure nel secondo quarto; nel quale, inevitabilmente, i ritmi calavano: la Virtus si portava inizialmente sul +4 (29-25) con due liberi di Schiavon; ma, dando spazio alle rotazioni ed a causa di qualche sbavatura difensiva, concedeva tanti viaggi in lunetta ai locali (8 punti in fila) ed in particolare all’incontenibile lungo Tagliabue.
Andata negli spogliatoi sul 36 pari l’Antenore Energia, con i play Piazza e De Nicolao intenti sia a creare gioco (8 e 6 assist) come pure mettersi in proprio (13 e 12 punti) ed i lunghi Ferrari e Filippini a farsi valere dentro l’area (13 punti entrambi, con 8 e 7 rimbalzi), nella ripresa teneva il naso avanti. Riportandosi sul +4 al 29′ (53-49, 2/2 in lunetta di Piazza), ma senza riuscire a scrollarsi di dosso i locali. Almeno fino al 33′, quando l’ennesimo canestro del solito Tagliabue (20 alla fine per lui) fissava l’ultima parità sul 60-60. Qui, tutta la squadra virtussina si ergeva a protagonista: serrando le maglie in difesa e piazzando un 7-0 di parziale con Schiavon e Bovo (tripla dell’uno e 4 punti consecutivi dell’altro) grazie al quale allungava sul +10 al 38′ (tripla di Bovo del 75-65).
«Una partita non giocata benissimo nella quale, anche per i meriti di Olginate dove sono certo cadranno in molti, non siamo riusciti a sviluppare le tematiche dl nostro gioco – chiarisce Rubini -. Così abbiamo rischiato di trascinarla avanti troppo a lungo. Nei momenti topici dell’incontro, dopo aver dato ampio spazio alle rotazioni, è però uscita tutta la caratura dei nostri uomini di maggior esperienza. Io non posso che ringraziare la condotta di questa squadra: umanamente e soprattutto dal punto di vista dell’approccio agonistico, nell’interpretazione della gestione di una gara, credo siano esemplari. Probabilmente con un’ulteriore aggiunta (oltre ovviamente al pieno recupero del fromboliere designato Motta, ndr), potrebbe davvero divertirsi fino alla fine…».
Giovanni Pellecchia