Sconfitta all’ultimo secondo per gli under 18 di coach Seno. La partita raccontata dal capitano Carlo Cignarella
AURORA DESIO-VIRTUS PD 58-55
Parziali: 12-18, 20-14 (32-32), 12-9 (44-41), 14-14 (58-55)
AURORA DESIO: FRAUSIN n.e., RADICE 3, DE PICCOLI, CANATO 10, CAPELLI 12, PERI 11, LOVATO 5, BENEINI 10, NATALINI n.e., D’APOLITO, JOVANOVIC 2, PESENATO 5. All. GHIRELLI Ass. PIVA
VIRTUS PD: CAMMISA 3, VISONE 10, ANTONELLO, TRENTIN n.e., MAZZONETTO 4, MENEGHIN 7, SERAFINI 8, MASON, CIGNARELLA 8, BASSO 15. All. SENO
Arbitri: FUSARI-GIORDANO
Fallo tecnico: GHIRELLI al 26′ – BASSO al 33′
Percentuali:
AURORA DESIO: T2 41% 15/37 – T3 21% 7/33 – TT 32% 22/70 – TL 54% 7/13
VIRTUS PD: T2 35% 15/43 – T3 21% 4/19 – TT 31% 19/62 – TL 68% 13/19
Perdere una partita in trasferta destinata ai supplementari, giocata senza play di ruolo e con altre assenze pesanti, per una ingenuità negli ultimi secondi fa male. Di più, pesa sul morale e sulle ambizioni di classifica, costringendo la Virtusall’impresa lunedì prossimo in casa della capolista. I neroverdi giocano una partita di grande intensità, ma le rotazioni molto corte portano a mancare di lucidità in alcuni frangenti, quando tutto, dai tiri da fuori ai fischi arbitrali, sembra girare storto. Nonostante questo la Virtus regge il confronto con una non irresistibile Rimadesio e continua a giocarsi la gara fino alla fine.
E’ tutta lì, la partita, negli ultimi istanti. Dopo aver rincorso per lunghi minuti, gli ospiti riescono a portare il punteggio in parità a poco più di 1’ dalla sirena. Seguono attacchi poco efficaci. L’ultimo possesso è per la Virtus, con Meneghin che cerca di spingere la transizione ma viene fermato con un fallo dai padroni di casa che con 4” sul cronometro non avevano ancora speso il bonus. Rimessa in attacco, palla a Visone che cerca giustamente un fallo ma viene stoppato e la tocca fuori. Il tabellone dice 89 centesimi da giocare, time out e ultima rimessa per Desio. Coach Seno raccomanda ai suoi ragazzi di difendere l’area da eventuali tap-in: quello che non si poteva prevedere (o comunque era difficile aspettarsi) era un tiro da tre punti dall’angolo, concesso a Benedini da libero dopo una serie di blocchi. La palla vola, la retina si scuote, l’arbitro convalida: agghiacciante.
Carlo Cignarella