(IlMattino) C’è il terzo posto da difendere in un’altra trasferta da bollino rosso per l’Antenore Energia Virtus Padova. Dopo aver mandato al tappeto la vicecapolista Faenza, il calendario di Serie B non concede tregua alla squadra di Daniele Rubini, impegnata domani, ore 20.30, sul campo della neopromossa New Flying Balls Ozzano. La formazione emiliana è una matricola soltanto sulla carta: finora, infatti, ha mantenuto un ruolino di marcia da playoff. In classifica è inserita in un gruppo di squadre in settima posizione, lontane soltanto quattro lunghezze dalla Virtus.
In casa neroverde, il diktat è cavalcare l’onda positiva dello scalpo prestigioso conquistato contro i faentini dell’ex coach Massimo Friso, coinciso peraltro con il ritorno sul parquet (anche se per pochi minuti) di Matteo Motta. Il cecchino designato dell’Antenore ha quasi riassorbito il doloroso edema al ginocchio riportato lo scorso 23 dicembre a Cremona, tornando ad allenarsi con i compagni. «Domenica scorsa ho riassaggiato il campo e ci sarò anche a Ozzano, ma la mia condizione non sarà ancora al 100%», spiega Motta, «il gruppo avversario gioca insieme da anni e ha già rifilato qualche sgambetto ad alcune big del girone. È una squadra dotata di grande fisicità, capace di trasformarsi in casa venendo supportata da un pubblico molto caldo. Mi aspetto una partita di nervi, in cui dovremo rimanere tranquilli, giocando come abbiamo fatto finora».Nervi anche perché gli emiliani non hanno digerito la sconfitta beffarda, rimediata nello scorso turno a Lugo con una tripla da metà campo di Seravalli a fil di sirena (80-79). In settimana, proprio da Lugo, è arrivato poi un rinforzo: la guardia Matteo Galassi. Due aspetti, la rabbia per l’ultimo ko e l’innesto di mercato, che contribuiscono a rendere Ozzano ancora più temibile.
«Ci stiamo levando delle soddisfazioni», commenta Motta, «Il girone B della Serie B è molto equilibrato e la classifica è cortissima: appena molli un attimo, rischi di scivolare in nona o decima posizione. Il nostro punto di forza è la difesa aggressiva, ma dobbiamo migliorare in termini di continuità. Bisogna restare sempre sul pezzo per andare il più lontano possibile».
In casa neroverde, il diktat è cavalcare l’onda positiva dello scalpo prestigioso conquistato contro i faentini dell’ex coach Massimo Friso, coinciso peraltro con il ritorno sul parquet (anche se per pochi minuti) di Matteo Motta. Il cecchino designato dell’Antenore ha quasi riassorbito il doloroso edema al ginocchio riportato lo scorso 23 dicembre a Cremona, tornando ad allenarsi con i compagni. «Domenica scorsa ho riassaggiato il campo e ci sarò anche a Ozzano, ma la mia condizione non sarà ancora al 100%», spiega Motta, «il gruppo avversario gioca insieme da anni e ha già rifilato qualche sgambetto ad alcune big del girone. È una squadra dotata di grande fisicità, capace di trasformarsi in casa venendo supportata da un pubblico molto caldo. Mi aspetto una partita di nervi, in cui dovremo rimanere tranquilli, giocando come abbiamo fatto finora».Nervi anche perché gli emiliani non hanno digerito la sconfitta beffarda, rimediata nello scorso turno a Lugo con una tripla da metà campo di Seravalli a fil di sirena (80-79). In settimana, proprio da Lugo, è arrivato poi un rinforzo: la guardia Matteo Galassi. Due aspetti, la rabbia per l’ultimo ko e l’innesto di mercato, che contribuiscono a rendere Ozzano ancora più temibile.
«Ci stiamo levando delle soddisfazioni», commenta Motta, «Il girone B della Serie B è molto equilibrato e la classifica è cortissima: appena molli un attimo, rischi di scivolare in nona o decima posizione. Il nostro punto di forza è la difesa aggressiva, ma dobbiamo migliorare in termini di continuità. Bisogna restare sempre sul pezzo per andare il più lontano possibile».
Mattia Rossetto