(Il Mattino) L’Antenore Energia Virtus Padova torna nel salotto buono dello sport padovano con i gradi di vicecapolista. Dopo aver sbancato Scandiano battendo nell’infrasettimanale una coriacea Reggio Emilia (67-74), oggi, ore 18, la squadra di Daniele Rubini rimette piede alla Kioene Arena per ricevere il fanalino di coda Aurora Desio, reduce da un filotto di 13 sconfitte consecutive. Partita facile? Neanche per sogno: i lombardi hanno appena 6 punti, ma due delle tre vittorie conquistate finora sono maturate proprio contro la Virtus e la capolista Cesena. Come se non bastasse, l’Aurora scenderà in campo con tanta rabbia in corpo, dopo essersi vista scippare la vittoria dal sotto naso contro Vicenza per un errore degli arbitri che hanno convalidato una tripla di Quartieri dopo la sirena finale (70-71).
Intanto, ieri è stato il giorno dell’ultimo saluto a Eugenio “Gegè” Papa, venuto a mancare mercoledì poche ore prima del match con Reggio. «Eravamo malconci e segnati dalla notizia della scomparsa di Gegè», ricorda Rubini, «anche se non era più molto presente all’interno della Virtus, era un garante che riusciva a sistemare diverse situazioni».
Stasera, dopo il minuto di silenzio per l’ex vicepresidente neroverde, la testa sarà rivolta alla sfida con Desio. «Una gara difficile», rileva Rubini, «i nostri avversari sono tutti “fisicati” e mi è difficile credere che dopo una settimana d’influenza saremo in una delle nostre giornate “corsaiole”. Lenti, Giacomelli, Perez, Fiorito e Brown sono in grado di crearci grossi grattacapi, ma la partita bisogna vincerla».
Intanto, ieri è stato il giorno dell’ultimo saluto a Eugenio “Gegè” Papa, venuto a mancare mercoledì poche ore prima del match con Reggio. «Eravamo malconci e segnati dalla notizia della scomparsa di Gegè», ricorda Rubini, «anche se non era più molto presente all’interno della Virtus, era un garante che riusciva a sistemare diverse situazioni».
Stasera, dopo il minuto di silenzio per l’ex vicepresidente neroverde, la testa sarà rivolta alla sfida con Desio. «Una gara difficile», rileva Rubini, «i nostri avversari sono tutti “fisicati” e mi è difficile credere che dopo una settimana d’influenza saremo in una delle nostre giornate “corsaiole”. Lenti, Giacomelli, Perez, Fiorito e Brown sono in grado di crearci grossi grattacapi, ma la partita bisogna vincerla».
M.ROS.