(Il Gazzettino) I neroverdi sono volati in vetta alla serie B a suon di vittorie: erano 26 anni che una squadra padovana non guidava la classifica nella terza serie nazionale.
Non solo Antenore Energia Virtus. La Padova del basket è in testa a quattro campionati. In serie B domenica sera, battendo nettamente l’Aurora Desio alla Kioene Arena e sulla scorta delle sei vittorie nelle ultime sette gare disputate, la formazione di Daniele Rubini ha agganciato in vetta alla classifica i Tigers Cesena (caduti il giorno prima sul campo dell’Urania Milano). «Non ci sono più parole ha evidenziato, quasi incredulo, il direttore generale Nicola Bernardi – Siamo consapevoli che ci sta riuscendo un miracoli, ma finché dura…». «È stata una bella partita e devo dire che veder giocare dal vivo questa Virtus è un bel divertimento – ha ammesso il sindaco Sergio Giordani, presente al palasport -. Io, in generale, amo tutto lo sport, ma ancora di più dello sport amo vincere, e quindi vengo qui volentieri perché c’è una squadra che sa come si porta a casa la vittoria».
LAVORO DURO E FATICA
Nella terza serie nazionale, Padova non guidava la classifica da ben ventisei anni: era la stagione 1992-93, poi conclusa con le promozioni, ai play off, della stessa Virtus, all’epoca già fusa con Vicenza, e del Petrarca. «È un momento davvero magico – spiega il capitano neroverde Federico Schiavon, padovano doc -, ma costruito in palestra con il lavoro duro e fatica. Domenica era un’occasione da non lasciarci sfuggire, ce lo siamo detti prima della partita: del resto, è il campo a parlare. Al tempo stesso dobbiamo restare umili e ricordarci da dove siamo partiti, con tante scommesse e tanti giovani. La classifica è ancora molto corta. Penso che i prossimi due incontri, a Lecco e soprattutto il derby con Vicenza, ricordando come proprio la vittoria nella gara di andata ci ha fatto acquisire maggiore consapevolezza di poter vincere anche in trasferta che sta facendo la differenza in questa stagione, possano essere decisivi per entrare con un piede e mezzo nei play off».
BELLI DA VEDERE
«Per fortuna il basket non è una scienza – osserva Andrea Piazza, l’altro reduce dall’anno scorso – In campo non vanno le figurine! Questa, per noi, sembra proprio una di quelle annate in cui tutte le tessere del puzzle vanno al posto giusto, con fiducia in noi stessi, nello staff e nell’allenatore. Personalmente, è anche una rivalsa rispetto alla scorsa stagione quando, pur meritando forse qualcosa di più, abbiamo fallito un obiettivo alla nostra portata quali i play off. Siamo primi in classifica nel girone più tosto dell’intera categoria: va ricordato e spero possa essere di stimolo a tutto l’ambiente cestistico locale».
«Come ricorda sempre il nostro direttore sportivo Rugo – aggiunge il play neroverde – quest’anno un padovano che ama il basket non può non venire al palasport: siamo belli da vedere e, soprattutto, scendiamo sempre in campo mettendoci cuore e passione. Un gruppo coeso nel quale ognuno, come si vede in campo con diversi protagonisti a turno, mette al servizio della squadra le proprie motivazioni: da questo punto di vista Ferrari e De Nicolao, senza le spocchie di chi era sceso dalla A2, sono stati i primi a dare disponibilità. Una grossa mano, però, la stanno dando i giovani, a testimonianza del buon lavoro operato anche nel settore giovanile. Non siamo più un’outsider, ma una realtà: dovremo stare attenti, perché le avversarie ora avranno motivazioni in più per provare a farci lo sgambetto».
VOGLIA DI PRIMATO
Altre formazioni padovane, come detto, sono in testa nelle minors. In serie C Silver, da quattro turni (in pratica dall’inizio del 2019), il Bam di Alberto Anselmi procede appaiato a Roncade (trevigiani avanti in virtù della vittoria in casa nello scontro diretto). In serie D, invece, il Roncaglia di Andrea Penso guida imbattuto con otto lunghezze di vantaggio sulla più diretta inseguitrice il girone Verde. Thermal e Gattamelata Pf Cadelfa infine guardano tutte dall’alto in serie C femminile.
Giovanni Pellecchia