(Il Gazzettino) L’esaltante vittoria su Milano consolida il super campionato della Virtus:play off ormai in tasca.
Il coach Rubini sottolinea: “La forza mentale è la più grande risorsa di questo gruppo”. L’Antenore Energia Virtus ci ha preso gusto. Sulla scorta di otto vittorie consecutive, ed imbattuta nel girone di ritorno, la formazione di Daniele Rubini prosegue la sua marcia in vetta alla classifica nel girone B della serie B, appaiata ai Tigers Cesena. Lo stesso coach, appena una settimana fa al termine del derby vinto con Vicenza, ammetteva scherzando – di voler festeggiare la raggiunta salvezza. Ora, dopo l’esaltante successo ottenuto domenica a Rubano per 72-68 sulla corazzata Urania Milano, per i play off manca solo la matematica. Alla pausa del campionato per la Coppa Italia, quando mancano sette giornate al termine, i neroverdi vantano dodici lunghezze di vantaggio sul nono posto.
«Non è stato scontato e nemmeno facile vincere contro Milano osserva il coach neroverde – però non mi sorprende nemmeno: questi giocatori ci hanno abituati a questo tipo di atteggiamento. Li avrei elogiati anche se la partita fosse finita diversamente perchè di più non potevano fare. È stata una bella prova di forza, non fisica né tecnica quanto proprio mentale, la loro più grande risorsa. Qui, è un volano: l’allenatore tira i giocatori, ma i giocatori mi spingono perfino… sempre desiderosi di allenarsi al meglio».
IL COLLETTIVO
La forza di questa Virtus risiede nel collettivo. Di partita in partita così come nell’arco della stessa (Filippini con le sue triple e capitan Schiavon, domenica), infatti, si erge qualche diverso protagonista. Impressioni confermate anche dalle statistiche: nessun giocatore nella top five dei marcatori, ma Ferrari terzo assoluto per rendimento (19,7 valutazione); De Nicolao e Piazza ai primi due posti nelle palle recuperate, e Filippini, in teoria l’unico centro di ruolo in rosa, secondo nel tiro da tre punti (un sontuoso 43,4 per cento). Senza dimenticare i giovani. «I minuti in campo di Pellicano (undici in totale domenica in particolare quelli a cavallo tra fine terzo e inizio ultimo quarto, ndr) sono stati di altissimo spessore» sottolinea Rubini. Che aggiunge, riguardo i play off: «Sono vecchio del mestiere, e so che sono un’altra cosa rispetto alla regular season. Un campionato nuovo con connotazioni completamente diverse: i riferimenti cambiano, cambiano le stesse modalità di gioco e di allenamento. Le profondità delle squadre o gli episodi sono destinati a segnarne il corso. Resto convinto che, anche nei play off, Milano è la squadra da battere».
ALL’ALTEZZA DEGLI OBIETTIVI
«Battuta Milano, il sogno di questo gruppo strepitoso è diventato di una concretezza palpabile sottolinea il direttore generale Nicola Bernardi – Il peso di questa vittoria, infatti, è amplificato sia dalla forza dell’avversario che dal fatto di avere giocato senza un giocatore del quintetto, Motta, e senza Basso, convocato con la Nazionale Under 18 (dove proprio domenica nel raduno di Piombino ha festeggiato il suo diciottesimo compleanno, ndr). La società è al fianco della squadra e vuole essere all’altezza degli obiettivi che i ragazzi stanno concretizzando. Restare al vertice sarà durissima, ma a questo punto vogliamo restarci. Una stagione che ci sta regalando enormi soddisfazioni, che comunque incorniceremo, deve concludersi nel miglior modo possibile e tutti lavoreremo all’unisono perché ciò accada».
«Sappiamo che ci mancano sette gare e sarà ancora molto dura gli fa eco il direttore sportivo Roberto Rugo Come sogno personale, mi prefiguravo di chiudere la regular season tra le prime quattro: in un ipotetico ranking, infatti, mettevo davanti Cesena e Milano, mentre ero convinto che con Orzinuovi e Faenza (terze staccate due punti, ndr) ce la si potesse giocare. Ai play off sarà difficilissimo, ma sarebbe bello andare più avanti possibile. Tutta la società, del resto, sta crescendo e si sta strutturando per poter essere adeguata».
Giovanni Pellecchia