(Il Gazzettino) Mai dare nulla di scontato in questa stagione di serie B! Così può capitare che l’Antenore Energia Virtus, issatasi con merito al primo posto in classifica (con i Tigers Cesena) sulla scorta di una striscia di otto successi, alla ripresa del campionato dopo la pausa per la Coppa Italia scivoli per 101-97 a Lugo sul campo della penultima in classifica. Squadra, quella romagnola, che proprio in casa ha ottenuto quasi tutte le vittorie (cinque su sei, tra le vittime illustri anche Orzinuovi) e che, peraltro, già nella gara di andata, a Rubano, aveva fatto penare i neroverdi. «Non si puó essere sempre impeccabili» ha commentato, subito dopo la gara, il vice allenatore Adriano Primon.
La colpa della Virtus (se di colpa si può parlare) è stata lasciare che i lughesi, come paventato alla vigilia da coach Daniele Rubini e dall’ex di turno Filippini, impostassero la gara sui binari che sono loro più congeniali. Imponendo, fin dalle battute iniziali (5-2 in avvio, 16-7 al 5′), un gran ritmo ed altrettante penetrazioni che fruttavano tiri aperti da dietro l’arco dei 6,75 (11 centri già all’intervallo) con Brighi e Seravalli.
Per l’Antenore Energia è stata, di fatto, una gara in salita. Anche se, nella parte centrale del match, sembrava potersene impossessare. Sospinta da un ispirato Ferrari, il migliore tra i suoi (25 punti e 14 rimbalzi), ben supportato da capitan Schiavon (20 punti) e Bovo (11 rimbalzi) usciti dalla panchina, tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo piazzava un parziale di 11-0: impattando (25-25) ed allungando a sua volta (32-27 al 12′).
Toccato un illusorio +8 sul finire di primo tempo (50-42), la Virtus prendeva l’abbrivio a inizio ripresa: toccando, dopo tre minuti, il massimo vantaggio sul +9 (63-54). Qui però, in una gara fattasi nervosa anche per il metro arbitrale, finiva per smarrirsi: con poca fluidità in attacco e scelte azzardate in difesa, subiva un immediato parziale di 10-0 e, dopo aver impattato a 65, un altro di 13-2 sprofondando a -11.
Il proverbiale orgoglio virtussino, insieme ad alcuni sprazzi di Piazza ed i canestri di Ferrari e di Bovo, riemergeva nell’ultima frazione: l’Antenore Energia rimontava e impattava nuovamente (87-87). Gli ultimi cinque minuti erano disputati sull’asse dell’equilibrio: la Virtus, dopo aver rimesso persino il naso avanti (93-92 su recupero e contropiede di De Nicolao), nell’ultimo minuto falliva però un paio di occasioni decisive (0/2 in lunetta di Ferrari e tiro da tre sbagliato di Schiavon, fin lì 4/6).
(g.pell.)