Potremmo definirle due nobili casate l’una contro l’altra. I Lupi dell’Omnia Pavia contro i Leoni dell’Antenore Energia VirtusPadova: una battaglia da Trono di Spade. Parla di coach Rubini.
Nella terza giornata del girone B di Serie B gli occhi saranno tutti sul big match di Padova: alla Kioene Arena alle ore 18 andrà di scena il super confronto tra due delle probabili protagoniste del campionato.
Pavia è infatti nelle previsioni generali la corazzata del girone, ma Virtus è stata autrice di un grande avvio di stagione con due vittorie di prestigio di fila ed ha grande fame di successi.
Coach Rubini, la sfida con Pavia è una prima prova del 9 per Virtus?
«Forse è ancora presto per dare un significato così ampio ad una sfida che arriva alla terza di campionato, però affrontando Pavia iniziamo un po’ a misurare quanto è alta la nostra asticella: vedersela con una squadra così di valore ci può dare sicuramente un primo termine di paragone. Meglio affrontarla ora che siamo ad inizio stagione? Sinceramente non lo so, noi sappiamo solo di avere davanti una settimana davvero impegnativa con tre grandi sfide nel giro di sette giorni. Pavia, Vigevano e Vicenza una dopo l’altra è stato sicuramente un brutto scherzo da parte del calendario, però noi siamo concentrati solo su domenica, non stiamo facendo nessun calcolo e ragioniamo unicamente partita per partita».
Diciamo qualcosa di sbagliato se definiamo questa partita uno scontro tra corazzate?
«Loro sicuramente sono una corazzata con almeno dieci giocatori di alto livello, per quanto riguarda Virtus altri ci stanno definendo come tale ma io credo che siamo più una buona squadra che punta a migliorare il risultato della scorsa stagione. Non abbiamo ancora questo status di corazzata e dobbiamo essere consapevoli che i nostri risultati arrivano solo tramite il duro lavoro in palestra durante la settimana».
Infine anche in questo avvio di stagione due MVP diversi nelle prime due gare. Si sta ripetendo la dinamica della passata stagione per cui il gruppo sta sopra ad ogni singolo?
«Sì, io credo che la forza di questa squadra sia proprio di non essere dipendente dalle gesta di un solo giocatore. Siamo un gruppo costruito per ragionare senza individualismi e in cui si lavora per mettere ogni giocatore nelle condizione di rendere al meglio. De Nicolao contro Varese nella prima partita ha sicuramente fatto pentole e coperchi, ma altri cinque giocatori sono andati in doppia cifra. Ferrari contro Olginate ha fatto una gara magistrale, ma anche altri si sono messi in luce soprattutto in fase difensiva. In questa squadra chi è l’MVP di una partita lo diventa senza prevaricare gli altri e come valore aggiunto alla prestazione della squadra, e allo stesso tempo lo diventa non solo per merito proprio ma anche grazie al gruppo che lo ha messo nelle condizioni di poter essere quel valore aggiunto».