(Il Mattino) Questa Virtus Antenore Energia di vincere senza soffrire le pene dell’inferno non ne vuole proprio sapere. Un’altra straordinaria sfida di lotta e coraggio giocata con gli attributi prima ancora che con tutto il resto viene portata a casa dopo un altro duello da romanzo deciso negli ultimi secondi: contro Lecco arriva la sesta vittoria di fila con la vetta della classifica che si fa sempre più neroverde. Un successo ottenuto 71-65 viaggiando un’altra volta sulle montagne russe e con un’altalena indecifrabile di emozioni.A metà tempo infatti l’Antenore sembrava condurre con autorità un match che aveva visto prima Lecco peccare molto nelle percentuali al tiro (25% al primo quarto) e poi penare ogni affondo di Padova in difesa. Rubini orfano di Piazza, infortunato dal primo minuto, aveva gettato nella mischia il giovane Visone insieme a De Nicolao in regia, Dagnello come guardia e i lunghi Ferrari e Morgillo. In avvio Lecco domina a rimbalzo ma non punisce mancando di calibro al tiro. Rubini aggiusta i suoi con Bianconi e Pellicano e proprio il play classe 2002 prima rapina a Bloise la palla dell’11-7 e poi spara la tripla del 14-7.Virtus entra in fiducia: trova fluidità in attacco con un ispirato De Nicolao, serra le fila dietro e chiude 19-11 il primo round. Lecco fatica a trovare le contromisure e i neroverdi dilagano tagliando con gli ospiti che scivolano a -13. La Gimar però approfitta di un calo di tensione della Virtus e con un break di 8 si rimette in careggiata: il vecchio leone Casini con un paio di spari dall’arco rimanda Lecco a -4. La sberla sveglia l’Antenore che ritorna a macinare: un sontuoso Pellicano prende in mano il gioco mentre Bianconi è un carrarmato davanti.È 36-27 dell’intervallo lungo, ma la partita si complica. Virtus nel terzo quarto va in tilt: in attacco 1/4 sul tiro da tre e 3/11 da dentro l’area, in difesa perde le misure subendo un periodo da 8-23. A -5 ora serve un’impresa e sono Bianconi e De Nicolao a prendersi la squadra sulle spalle: Denik con due scippi firma il 56-55, Mascherpa infila due bombe dolorose ma Bianconi diventa devastante con quindici punti (saranno 23 in totale) che negli ultimi secondi decidono il match.