Grande domenica alla Kioene Arena: per Virtus con Bernareggio un’altra battaglia. Sette vittorie di fila ma la fame sembra solo all’inizio. L’Antenore Energia domenica scende in campo alle ore 18 alla Kioene Arena contro la Vaporart Bernareggio in un altro confronto d’alta quota.
La squadra di coach Cardani è oggi al terzo posto a 12 punti (insieme a Monfalcone) dietro al duo di vetta che comprende la Rucker e Padova a 14. Sarà quindi l’ennesimo big match di questo avvio di stagione per la Virtus, impegnata già contro molte delle squadre sulla carta di vertice in queste prime sette meravigliose vittorie.
Un roster quello di Bernareggio che conta molti giocatori di primo piano per la Serie B: oltre al celebre Stefano Laudoni (che l’anno scorso nella gara di ritorno fece molto male a Virtus) infatti ci sono giocatori di spessore come Quartieri, Diouf e Todeschini a rendere ancora più elettrica la sfida di domenica. Ma l’Antenore Energia arriva a questo appuntamento forte delle sette vittorie di fila e del primo posto in graduatoria, con l’ultimo turno che ha visto gli uomini di Rubini ottenere il successo anche con un margine di oltre 20 punti.
Coach Rubini sette vittorie di fila per Virtus e nell’ultimo turno contro la Sangiorgese anche un successo con ampio margine, un ulteriore segnale di miglioramento?
«La vittoria con ampio margine per me non è un dato tropporilevante, domenica scorsa la Sangiorgese aveva prodotto un enorme sforzo nel terzo quarto e quando ha visto che non era riuscita lo stesso a prendere in mano la partita ha mollato a livellopsicologico. Di positivo però c’è stato che noi fino al 40’ abbiamo prodotto il massimo sforzo e giocato fino alla fine con la giusta cattiveria, questo probabilmente anche per l’insoddisfazione di un gioco che non era venuto come volevamo nel terzo periodo».
E nonostante l’ampio vantaggio hai preteso la massima dedizione dai tuoi anche nel finale.
«Ho preteso il massimo impegno anche se la partita era chiusa perché ogni occasione è buona per allenare la concentrazione e migliorare il radicarsi di alcune regole; questo è un aspetto fondamentale per prepararsi quando ci saranno partite più decisive. Ci sono infatti molte nostre situazioni da migliorare e quindi sento la necessità di affrettare le cose per realizzare quello che abbiamo in testa. Io ad esempio alla classifica non ci sto pensando, penso solo che noi abbiamo ancora ampi margini di miglioramento e che dietro ci sono squadre attrezzate che stanno lavorando per raggiungerci: se noi crediamo di essere già al top e non puntiamo a migliorarci ogni giorni queste ci supereranno presto».
Domenica arriva Bernareggio che è terza in classifica a due punti da Virtus, a grandi linee sarà anche il confronto tra uno dei migliori attacchi e una della migliori difese.
«Sicuramente loro hanno caratteristiche diverse da noi, sono un mix di giocatori d’ esperienza e qualità insieme a giovani già accreditati. In questo momento stanno mostrando un grande equilibrio e sinceramente non mi sorprende trovare Bernareggio nei primi posti in classifica perché sono una squadra dalla grande fisicità e durante il mercato ha saputo inserire bene giocatori importanti con una banda di ragazzi bravi. In questo momento per loro un valore aggiunto è sicuramente il centro senegalese Dioufche fisicamente ha messo la propria impronta in tutte le partite, hanno un alto numero di rimbalzi offensivi e questo si tramuta in tanti possessi e quindi in molti punti. Sappiamo quindi dove potremo andare in difficoltà, ma poi avremo anche i nostri talenti da mettere in campo. Da parte nostra di certo non dovrà mandare l’ardore mentale e la modalità da battaglia».
Una squadra così infine si merita finalmente anche una bella cornice di pubblico alla Kioene Arena.
«Assolutamente sì. Questa squadra domenica si merita un grande pubblico, non solo per le sette vittorie di fila ma soprattutto per come questi ragazzi in ogni battaglia ci mettano sempre il cuore e non si sottraggano mai alle loro responsabilità. Al di là dei risultati questo gruppo merita di essere sostenuto, questi giocatori si sono legati alla maglia, mettono sempre in campo tutto quello che hanno e per vincere ogni partita sanno che l’unica strada da seguire è quella della fatica e del sacrificio. Per questo credo che si meritino la chiamata a raccolta di tutti i nostri sostenitori».