(Il Mattino)
Coach Rubini suona la carica: “Siamo in grado di compiere qualsiasi impresa, dobbiamo restare sempre concentrati e giocare le nostre armi migliori”.
Per rendere il senso di quanto improba sia l’impresa che attende oggi la Virtus nel bunker di Vigevano, coach Daniele Rubini aveva scomodato perfino Erasmo da Rotterdam con il suo “Elogio della follia” subito dopo averla spuntata in gara-2 dei quarti di finale playoff di Serie B (75-74).La lucida follia, invocata dal tecnico dell’Antenore Energia, trova una sua logica nel fattore campo che è il punto di forza capace di spostare gli equilibri dalla parte della formazione pavese. Stasera, ore 18, la decisiva gara-3 stabilirà se avrà prevalso la ragione (o legge) del quasi inviolabile Pala Basletta o il cuore matto dei virtussini.«Dovremo scendere in campo come se questa partita fosse la finale», argomenta Rubini, «la storia di questa stagione ci ha insegnato che il nostro gruppo è in grado di compiere anche imprese come queste. A Vigevano ci andiamo con l’orgoglio di essere arrivati con merito fino a questo punto, che non era una cosa per nulla scontata, ma che è stato un primo obiettivo raggiunto tramite sacrifici e il lavoro che questa squadra ha fatto quotidianamente in allenamento e grazie al carattere tirato fuori in ogni partita. Tenteremo di riscrivere un pezzo di storia recente della nostra società. Nel corso della stagione abbiamo voluto con tutte le nostre forze arrivare fino al primo posto in classifica e contro ogni pronostico ci siamo riusciti conservandolo per oltre un mese. Allo stesso modo dovremo volere con tutte le nostre forze vincere e passare il turno».Se Piazza e Bovo non saranno ancora al meglio, i neroverdi dovranno rivedere ancora qualcosa nelle rotazioni e ciò che preoccupa l’allenatore della Virtus è proprio la maggior profondità e fisicità della panchina lombarda, oltre al condizionamento indotto dalla bolgia dantesca del tifo di Vigevano. «Dovremo farci trovare pronti non solo ad affrontare un’ottima squadra preparata e organizzata, con valori tecnici e fisici importanti, ma anche un pubblico avversario infernale», confessa Rubini, «tanti ci danno per sicuri spacciati e questo ci deve spingere a dare ancora di più. Il fattore campo poi può diventare un’arma a doppio taglio: perché se da un lato Vigevano verrà caricata dai tifosi, dall’altro potrebbe sentire addosso la pressione di partire con gli onori dei pronostici e di essere considerata imbattibile in casa».«Proveremo a entrare nella testa degli avversari e portare emotivamente la gara dalla nostra parte, restando sempre concentrati e utilizzando al meglio le nostre armi, che contano su giocatori esperti e di grande talento che anche loro dovranno temere».
Mattia Rossetto