(Il Mattino, 9 marzo)
Dalla zona playoff alla zona rossa. Il decreto emanato dal Governo a questo punto cambia le prospettive anche del campionato dell’Antenore Energia Virtus Padova. La squadra di coach Rubini infatti mercoledì non potrà scendere in campo nemmeno a porte chiuse contro Monfalcone: la Fip nazionale ha bloccato il campionato dei padovani fino al 22 marzo, mentre le nuove disposizioni vietano anche gli allenamenti fino al 3 aprile.I neroverdi – che prima dello stop navigavano al terzo posto in classifica – quindi oltre al recupero di mercoledì hanno rinviate anche la trasferta di Cremona di sabato 14 e il big match casalingo di domenica 22 contro Sanve. Anche se in realtà la situazione potrebbe prolungarsi e complicarsi ulteriormente: «Sono giornate molto convulse e di grande caos», spiega il direttore generale della Virtus Nicola Bernardi. «Per fare un esempio ci sono società di Serie B che ieri hanno viaggiato dalla Toscana alla Sicilia per poi trovarsi i giocatori della squadra di casa che si sono rifiutati di giocare. Tornando a noi la partita di mercoledì è stata rinviata, così come quelle del 14 e del 22. Inoltre per ora in zona rossa vige lo stop anche degli allenamenti fino al 3 aprile: se le cose restano così nella migliore delle ipotesi potremmo tornare a giocare solo dal 12 aprile. Nel nuovo decreto il divieto di allenamento infatti è stato allargato anche agli atleti agonistici a livello nazionale, quindi con la Serie B e l’A2 ora ferme anche durante la settimana».Una situazione che se si dovesse complicare ulteriormente potrebbe mettere a rischio anche la conclusione del campionato: «Ora si dovrà disporre un piano B con un nuovo calendario da applicare a partire dal weekend del 12 aprile, quando tutti speriamo che la situazione di emergenza sanitaria sia migliorata. In caso contrario si entra invece in un terreno ancora inesplorato. A noi dispiace molto questa situazione perché la nostra società ha messo grande impegno nella costruzione di questo gruppo e il nostro campionato stava andando molto bene, però la priorità va ovviamente alla salute delle persone. Se le ultime gare di campionato si disputeranno a porte chiuse le trasmetteremo in streaming, mentre per i playoff contiamo invece di giocare a porte aperte e di avere con noi il supporto di tutta la nostra città». Anche perché giocare a porte vorrebbe dire che finalmente la situazione è tornata alla normalità.
Luca Perin