Cerimonia toccante all’intervallo per ringraziare il capitano
Un momento toccante per la Virtus, e più in generale per tutto il basket padovano. Ieri sera, nell’intervallo della gara tra la Broetto Virtus e Iseo, è stata ritirata la maglia numero 7, quella di Leonardo Busca. E’ bastato che lo speaker ripercorresse tutta la carriera di “Leo”, mentre dal soffitto calava una gigantesca maglia neroverde con il suo numero e un video ne trasmetteva le immagini salienti, perché tutto il pubblico presente si alzasse in piedi e dalla curva Energia Nero Verde partissero i cori: “Leo, Leo!”, “Un capitano, c’è solo un capitano”.
Busca, che si è presentato sul parquet accompagnato dalla famiglia, prima di concedersi a un abbraccio corale e firmare autografi per i tanti bambini e ragazzi presenti (molti dei quali con la maglia celebrativa “7 Busca Forever”, visibilmente commosso ha ammesso: «Sono veramente emozionato. E’ davvero un cerchio che si chiude, ma la “malattia” per il basket resta: quindi non vi libererete facilmente di me! Comunque vi ringrazio di cuore, per l’emozione indescrivibile». A nome della società Virtus, con la quale Busca conquistò giovanissimo la promozione in B e nella quale è tornato nel 2012, da capitano “navigato” dopo una ventina d’anni ai massimi livelli, centrando un’altra promozione in serie B, ha parlato il vicepresidente Eugenio Papa lui pure emozionatissimo: «Busca rappresenta la storia della Virtus, siamo onorati e orgogliosi che abbia rappresentato il nome di Padova e della nostra società in giro per tutta l’Italia».
Giovanni Pellecchia
10 ottobre 2016