Seconda trasferta consecutiva per la Broetto che domenica è attesa dal confronto con il Basket Lecco di coach Meneguzzo, tecnico di grande esperienza, vero guru della categoria.
Il Lecco è una squadra giovane che ha rinnovato profondamente il suo organico. In estate i suoi tre migliori giocatori hanno preso il volo: il play Mascherpa è approdato in serie A, il pivot Piunti è passato all’ambiziosa Orzinuovi e la guardia Dagnello ha cambiato girone scegliendo Omegna, squadra vogliosa di tornare subito nella massima serie. Nonostante la perdita delle sue perle, parliamo di giocatori che stavano in campo per più di 35′ a partita segnando una media che variava dai 13 (Piunti con anche 9 rimbalzi) ai 20 punti (Mascherpa) a partita, la nuova Lecco non sorprende certo di meno rispetto a quella che l’ha preceduta, tanto che oggi è meritatamente nel gruppo delle squadre di testa. La ricetta sembra semplice, maggiori responsabilità a chi e rimasto, Todeschini, Siberna e Balanzoni, grande fiducia ai nuovi arrivati, Quartieri, Spera, Peroni, Fumagalli, Urbani e Piva che si sono subito integrati alla perfezione con il basket frizzante e sbarazzino di coach Meneguzzo. Il gruppo al solito è coeso e forte della grande intercambiabilità tra i protagonisti, che grazie alla grande abilità del tecnico offre una rotazione a dieci con minutaggi che passano dai 28′ di Balanzoni, Spera, Todeschini e Quartieri (tutti in doppia cifra nelle realizzazioni) al minimo degli 11′ di Piva.
Lecco finora ha perso tre partite, tutte in trasferta, a Orzinuovi, a Bergamo (di 3) e l’ultima a San Vendemiano, allora fresco reduce dal colpaccio in casa della Broetto. Domenica scorsa, pur giocando iI trasferta, i lariani hanno seppellito Iseo (59-89) confermandosi squadra di grandissimi frombolieri.
Impossibile misurarsi con questi avversari se non ci si applica al 110% in difesa. Se gli si lascia dello spazo i ragazzi di Meneguzzo entrano in striscia e diventano infermabili. Domenica hanno segnato 20 tiri su 40 (50%) da 2, addirittura 10 su 21 (48%) da 3 e 19 su 24 (79%) ai liberi.
Proprio la difesa è il marchio di fabbrica della Broetto, ma nelle ultime partite qualcosa non ha funzionato, probabilmente la causa è dovuta all’infermeria e alla tonicità delle gambe, ma c’è l’impressione che abbia influito anche un pizzico di cattivo atteggiamento. A Lecco i neroverdi avranno la migliore occasione per dimostrarre che le loro peculiarità tecniche non sono svanite. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, sul lago la Broetto becco una grandinata: finì 103 a 83. Quest’anno si viaggia al completo, per Stojkov, Salvato e Nobile c’è stata un’altra settimana di buon lavoro per far dimenticare i recenti malanni, e tutti sono consapevoli che la partita di Lecco potrebbe già essere un punto di non ritorno tra un campionato di retroguardia o il ritorno agli onori dell’alta classifica.