Prestazione corale a Reggio Emilia con 6 uomini in doppia cifra.
La Broetto Virtus rompe il digiuno, che durava ormai da sei turni. Ieri sera a Reggio Emilia, in quello che poteva essere considerato uno spareggio anticipato per i play off, la formazione di Massimo Friso si è però riscattata alla grande. I neroverdi, infatti, si sono resi protagonisti di una prestazione corale: come ben testimoniano i sei giocatori in doppia cifra (tra questi l’asse play-pivot Stojkov-Nobile) e il quasi 50% al tiro complessivo. La Broetto Virtus, che ha anche dominato ai rimbalzi (conquistandone più del doppio dei suoi avversari) metteva subito le cose in chiaro: partendo 8 a 2, e toccando la doppia cifra di vantaggio già alla fine del primo quarto.
Un primo quarto in cui segnava ben 21 punti, poi bissati anche nel quarto successivo. E che permettevano a capitan Crosato e compagni di andare al riposo su un palindromo e rassicurante 42 a 24. A inizio ripresa, gli emiliani di casa aggrappandosi ai loro uomini migliori (Chiappelli e Pugi su tutti) si rifacevano sotto. Fino al -5 al 28′ sul 45-50. Ma dopo aver tremato un po’ (del resto, ancora fresca la ferita della gara interna con la Rucker Sanve!), questa volta i neroverdi reagivano la grande. Allungando nuovamente, questa volta in maniera inesorabile, fino a toccare il loro massimo vantaggio a poco più di due minuti dalla fine del match addirittura sul +23 (80 a 57). Davvero un bel riscatto, in attesa di ricevere domenica alla Kioene Arena il fanalino di coda Iseo.
Memorial Osti
Si conclude domani mattina (la finale alle ore 11.30 al palasport di Rubano) il torneo intitolato allo storico segretario virtussino Marcello Osti riservato agli Aquilotti (nati 2006). Due le novità di questa XVII. edizione: il contest Saluti da Padova, che vedrà le 16 formazioni (tra cui Milano e Torino ospitate dalle famiglie dei ragazzi Virtus e Roncaglia) impegnate a scattarsi selfie nei luoghi più belli della città; e la collaborazione con cooperativa Nuova Idea di Abano, che promuove l’inclusione sociale e umana di persone con disabilità e disagio psichico, che ha realizzato a mano le medaglie-ricordo del torneo.