Sono intervenuti coach Massimo Friso e due giocatori padovani della Virtus, Federico Schiavon e Gabriele Salvato, assieme a Davide Andreaus, l’ala padovana, ex Broetto (stagione 2012-2013), ora punto di forza della Benedetto XIV Cento. Presenti attorno al tavolo del bar anche alcuni amici neroverdi e i rappresentanti della società di via dei Tadi, fra i quali il direttore generale virtussino Nicola Bernardi e il responsabile del settore giovanile Massimo Caiolo. Assente giustificato Michele Benfatto, l’altro padovano della formazione estense, che ha rimediato uno strappo e non sarà sicuramente della partita. «Senza il “Benfa”», esordisce Andreaus, «dovremo cambiare il nostro modo di giocare, facendo meno affidamento sul gioco interno. Partiremo dalla transizione per attaccare in velocità con gli esterni. Non avremo neppure Chiera, operato di appendicite, ma dobbiamo vincere: lo scorso turno abbiamo perso in casa con Bergamo e vogliamo subito recuperare».
In compenso potrebbe scendere in campo la guardia argentina Sebastian Vico (ex Forlì), innesto di lusso ufficioso del mercato centese. «È un giocatore dominante per la B», storce il naso Friso, «Avrei preferito incontrare Benfatto perché conosciamo già il suo tipo di gioco e avremmo potuto prendere le contromisure».
Dall’altra parte, Andreaus è pronto a mettere da parte le ragioni del cuore. «Ho un ricordo positivo della mia esperienza virtussina. Alla Virtus ci sono molte persone a cui sono legato, in particolare Caiolo che mi ha lanciato ai tempi del Patavium. Domenica, però, conterà soltanto vincere».
Mattia Rossetto
25 gennaio 2017