L’intervista di Andrea Etrari a Roberto Rugo, il dirigente della serie B traccia un primo bilancio e guarda al futuro
Amici cestisti oggi incontriamo Roberto Rugo, dirigente responsabile della prima squadra, vero e proprio esperto della categoria che conosce come pochi, avendola affrontata come coach e come dirigente in seguito.
Roberto, terminato il girone d’andata, quali sono le riflessioni che ti senti di fare?
«Siamo soddisfatti di questa prima parte della stagione, conclusa con 8 vinte e 7 perse, che ci vede protagonisti in un torneo dove stiamo rispondendo appieno agli obiettivi che ci siamo posti».
Quali le differenze rispetto alla passata stagione?
«Non amo fare paragoni e confronti perché ogni annata ha la sua storia, i suoi uomini e i suoi obiettivi. Di questa prima parte di stagione posso dire, se mi permettete, che tutti sono promossi a pieni voti: dalla società, che ha saputo supportare la squadra nei momenti di difficoltà (6 sconfitte di fila, n.d.r.) allo staff tecnico, che ha lavorato sia dal punto di vista tecnico-tattico che psicologico, a tutti i ragazzi che hanno calcato il parquet per aver interpretato al meglio quello che è stato loro richiesto».
Domenica si gioca la terza del girone di ritorno.
«L’obiettivo è chiaro: quello di alzare l’asticella settimana dopo settimana, partita dopo partita, per arrivare ai play off con la consapevolezza di essere protagonisti e di viverli da protagonisti in tutti i sensi».
State valutando qualche innesto o movimento di mercato?
«Stiamo seguendo ed osservando il mercato di gennaio o di riparazione che dir si voglia con molta attenzione: molte nostre avversarie si stanno muovendo per cercare uno o più rinforzi. Per ora l’unico innesto è la salute totale dei nostri ragazzi. Quando tutti saranno al 100%, chi siederà sulle tribune della Kioene Arena si divertirà molto a vedere e a tifare questa Virtus».
Ad inizio stagione ha portato alla Virtus un interessante ragazzo del 2001, Beniamino Basso.
«L’ho visto ad un camp la scorsa estate: mi è sembrato un ragazzo su cui ragionarci a livello societario. Fatte le dovute analisi, ci siamo fatti vivi con la società di origine e l’abbiamo convinto a sposare il progetto Virtus (nonostante l’interessamento di società come l’Aquila Trento di A, Scaligera Verona di A2 e Oxygen Bassano di C, n.d.r.). Basso gioca da poco più di un anno ed è di Asiago: l’abbiamo affidato a coach Daniele Rubini per lo sviluppo come giocatore, ed e’ coccolato dalla signora Paola Longo, una certezza per lo sviluppo dei giocatori in casa Virtus».
Siamo ad inizio d’anno: cosa chiedi al 2017?
«Vorrei vedere i cestisti e gli appassionati di basket padovano e non, presenti nel palazzo dello sport della loro città, la Kioene Arena, per unirsi a questa grande famiglia che è la famiglia Virtus. La Virtus è un patrimonio di tutta Padova e provincia. Vi invito tutti…. “ENDLESS VIRTUS”».
Gazie Roby per la chiacchierata: sappiamo che questa “vecchia volpe” può riservare sempre qualche sorpresa perché, conoscendola, si muove attentamente, senza mai farsi scappare l’occasione per compiere passi avanti alla sua Virtus Padova.
Andrea Etrari