Domenica alle 18.00 la squadra di coach Friso affronta a Bergamo la seconda della classe.
Sconfitta pesantemente (79-60) domenica ad Orzinuovi dalla squadra con cui condivideva il primato, la Co.Mark cercherà pronto riscatto di fronte al proprio pubblico proprio contro la Broetto. I virtussini lo sanno così come è conosciuta la forza di una squadra che l’anno scorso fallì la promozione arrendendosi a Udine in gara 5 e che quest’anno, dopo aver cercato fino all’ultimo di acquistare i diritti sportivi della serie A (trattativa già chiusa ma saltata il giorno della firma per il ripensamento di Scafati), ha costruito la squadra “senza limiti di budget”, come ha più volte dichiarato il presidente bergamasco.
Fare il colpaccio all’Italcementi sembrerebbe un’impresa veramente impossibile ma allora come spiegare che Energia Nero Verde sia riuscita a riempire un pullman da 54 persone che domenica partira al seguito della squadra?
Evidentemente accendere l’entusiasmo dei sostenitori virtussini è facile, ma usando il raziocinio Bergamo resta troppa cosa rispetto alla Virtus. In più è motivata dalla recente sconfitta e inoltre si dice che nell’occasione farà esordire il suo colpo del mercato di riparazione, il belga Lauwers, uno specialista del tiro (al punto da dirigere una scuola speciifca dedicata a quanti vogliano migliorare la loro efficacia) che ha giocato per un decennio come straniero nel nostro massimo campionato.
La Broetto, che nell’allenamento di ieri ha festeggiato con la dirigenza il carnevale, è annunciata al completo anche se Nobile lamenta un dolore alla gamba che potrebbe mettere in forse il suo impiego sul campo. Non è ancora certa la convocazione del giovane Buia che domenica ha stupito la Kioene Arena e giovedì ha dato un contributo importante agli under 18 virtussini che si sono aggiudicati con un largo margine il derby con l’Unione.
Vincere, o meglio fare il colpo del secolo in Lombardia, vorrebbe dire godersi il finale di stagione continuando a guardare avanti verso una primavera che sarebbe ancor di più tutta da vivere.