(Il Mattino)
Il patron Bernardi: «Contenti della conferma nella categoria
Bisognerà cambiare qualcosa facendo quadrare i conti»
Sul parquet di Rubano la Broetto Virtus ha battuto l’Aurora Desio festeggiando nel migliore dei modi la fine del campionato con i propri tifosi. Al termine della “remuntada”, che sabato sera ha consentito agli uomini di Friso di recuperare dal -18, aggiudicandosi un vero e proprio spareggio per la nona posizione, è infatti arrivato il momento della passerella finale per i “tusi” che hanno sfilato uno a uno dando il cinque ai fedelissimi di Energia Nero Verde.
La Virtus termina la sua seconda annata in Serie B con gli stessi punti della precedente (28), ma senza aver strappato il pass per i playoff. Se da una parte permane la soddisfazione per aver mantenuto la categoria, dall’altra resta il rammarico per le troppe occasioni gettate al vento. A tracciare un bilancio del campionato neroverde è il patron Franco Bernardi. «Abbiamo realizzato gli stessi punti della scorsa stagione» analizza Bernardi. «Possiamo ritenerci comunque contenti di come è andato il nostro secondo anno in Serie B. Purtroppo la squadra ha vissuto tanti alti e bassi. Parecchi infortuni ne hanno condizionato il rendimento: penso a Stojkov, che è rientrato quasi all’inizio del girone di ritorno, o a Canelo con i suoi problemi alla schiena. Oppure a Salvato alle prese con un nuovo lavoro lontano da Padova, a cui è stato richiesto un impegno maggiore per far fronte agli allenamenti. Va detto che ci sono state una serie di partite in cui non siamo stati all’altezza. Senza le due sconfitte nei derby con San Vendemiano e quella di Iseo, ma anche senza i ko negli scontri diretti casalinghi con Crema, Lecco e Reggio Emilia, adesso staremmo parlando di playoff».
La Broetto ha giocato le sue migliori gare contro la corazzata Cento, che hanno rappresentato i due apici di una stagione monca. Senza l’appendice dei playoff, però, la società di via dei Tadi avrà ora più tempo a disposizione per progettare la Virtus del futuro. «Abbiamo ancora qualche mese di gestione davanti, poi vedremo come ripartire», frena il patron della società neroverde. «Sicuramente bisognerà cambiare qualcosa valutando anzitutto la conferma dello staff tecnico, ma di questo se ne occuperanno mio figlio Nicola e Roberto Rugo. La priorità sarà quella di far quadrare i conti. La prima squadra rimane uno strumento di richiamo, lo sforzo enorme riguarderà ancora una volta il settore giovanile. Il problema più grosso sarà reperire sponsor, che ci permettano di portare avanti tutti i nostri progetti di carattere sociale». A questo riguardo Bernardi conclude, come di consueto, senza tanti giri di parole. «Da due anni non riceviamo un euro dalle istituzioni: anziché aiutare le società sportive preferiscono i rave party e le notti bianche».