(Il Mattino)
Anche senza main sponsor, la società è attiva sul mercato
Resta il nodo Ferrara: se va via, serve una guardia giovane
Resta il nodo Ferrara: se va via, serve una guardia giovane
La Virtus Padova ha riempito la casella del playmaker piazzando il colpo con Andrea Piazza. Al di là del gioco di parole, il quintetto neroverde inizia finalmente a prendere forma, secondo la classica filosofia della società di via dei Tadi. Pochi innesti, ma buoni anche per la prossima Serie B. E quello di Piazza, a giudicare dal suo pedigree, effettivamente lo è. Domani, ore 12.30, il giocatore pordenonese, reduce da un campionato di A/2 fra Chieti e Roseto, sarà presentato alla stampa in un locale del centro storico cittadino. «È il degno sostituto di Stojkov», commenta il dirigente Roberto Rugo. «Era la nostra prima scelta in assoluto. La trattativa è durata un po’ più del previsto per ragioni indipendenti dalla nostra volontà e da quella di Andrea. Era molto appetito da altre squadre di A/2. Sarà il nostro top player, un elemento affidabile e concreto, dotato di durezza fisica e mentale. Qualità che si sposano con le caratteristiche del nostro gruppo». Il suo inserimento risponde ai requisiti richiesti da coach Daniele Rubini, che prova a tracciarne l’identikit. «È un giocatore esperto capace di mettere in ritmo la squadra da un punto di vista offensivo e difensivo», sostiene il tecnico della Virtus. «Il famoso play di ruolo che si fatica molto a trovare in giro. Negli ultimi anni di A/2 ha perso pericolosità, ma nelle stagioni precedenti ha sempre mantenuto medie punti interessanti».
Il mercato della Virtus presenta ora due nodi da sciogliere: la permanenza di Jean Carlos Canelo e l’addio quasi certo dell’azzurrino Matteo Ferrara. «La conferma di Canelo è in dirittura d’arrivo», rivela Rugo. «Per Ferrara, invece, la situazione è in stand by, ma se deciderà di restare dovrà essere contento». Fosse confermata la partenza dell'”Airone”, Rugo cercherà un altro giovane da introdurre nel reparto esterni, ma non necessariamente un play-guardia in età da Under, visto che il mercato è “drogato” dal nuovo regolamento. «Ci serve maggiore gioventù», conferma Rubini. «Siamo incompleti nel settore piccoli, ma restiamo alla finestra valutando qualche soluzione con un target giovane». Sarà poi importante risolvere la spinosa questione main sponsor: dopo la separazione obbligata dalla Broetto Costruzioni, la dirigenza si sta muovendo, coltivando al contempo la speranza che qualcuno si faccia avanti. Il budget per la B pare assicurato, ma la Virtus vorrebbe avere una solida base economica.