Sconfitta esterna per la Virtus che questa volta non riesce a finalizzare la rimonta. Nel secondo quarto distorsione alla caviglia per Calzavara caduto da un rimbalzo sul piede di un avversario e costretto ad uscire sorretto dai compagni.
Orva Lugo – Virtus Padova 88-82
Orva Lugo: Seravalli 17 (6/7, 1/6), Filippini 20 (4/9, 2/4), Valentini 11 (3/4, 0/0), Moretti 8 (3/8, 0/0), Gatto 15 (6/8, 1/3), Galassi 6 (2/3, 0/0), Rubbini (0/1, 0/0), Thiam 3 (1/4, 0/0), Tinsley 8 (1/4, 2/6), Stanzani 0 (0/0, 0/1), Campori (0/0, 0/0), Tobia (0/0, 0/0), Collina n.e. All.Galetti – Ass. Cassadei e Verdi.
Tiri da 2: 26/48 (54%) – Tiri da 3: 6/20 (30%) – Tiri liberi: 18/25 (72%) – Rimbalzi: 40 (11+29 – Moretti 9) – Assist: 15 (Seravalli e Valentini 4)
Virtus Padova: Piazza 9 (2/4, 1/3), Canelo 13 (2/9, 1/4), Schiavon 6 (0/0, 2/5), Crosato 9 (3/8, 1/4), Nobile 12 (6/7, 0/0), Calzavara (0/0, 0/0), Buia 1 (0/0, 0/1), Miaschi 17 (5/6, 2/6), Lazzaro 15 (6/7, 0/1), Tognon e Visentin n.e. All. Rubini – Ass. Primon e De Nicolao.
Tiri da 2: 24/41 (59%) – Tiri da 3: 7/24 (29%) – Tiri liberi: 13/19 (68%) – Rimbalzi: 30 (6+24 – Canelo 8) – Assist: 12 (Piazza 7)
Parziali: 33-25, 20-21 (53-46), 16-14 (69-60), 19-22 (88-82)
Dopo l’esaltazione del derby la delusione di Lugo. Ai molti padovani che hanno seguito la trasferta in Romagna, convinti che l’esito della gara potesse lanciare la loro squadra nei piani alti della classifica, i ragazzi di coach Rubini mostrano il volto già visto di chi allontanandosi da casa dimentica la bussola e si perde lungo la strada.
Lugo è una compagine molto giovane, come Rimini e Crema, le altre due squadre a cui la Virtus si è arresa in trasferta, e anche coach Galetti per scelta e probabilmente per necessità, ha impostato una pallacanestro fatta di pressione continua, intercambiabilità dei giocatori, agonismo acceso per 40′. Un tipo di basket che evidentemente risulta particolarmente indigesto ai senatori neroverdi che due sere prima hanno già consumato tante energie per la rimonta su Vicenza.
Coach Galetti nelle dichiarazioni del prepartita dimostra di avere chiaro il tema della sfida e dopo aver presentato la Virtus come un “avversario fisico, molto classico, che si affida ad un play di categoria superiore come Piazza e su un centro di staffa e di esperienza come Nobile”, preannuncia il tema fondamentale della gara “contiamo sul fatto di essere più freschi di loro e di riuscire a convogliare la nostra rabbia in agonismo.”
Ancora una volta la partenza dei virtussini è al rallentatore, 5 a 0 dopo 1′, ma Piazza, Schiavon e Nobile replicano e trascorsi 3’30” Lugo è riagganciata (9-9). L’equilibrio dura poco con i padroni di casa che riallungano, in difesa non lasciano respiro ai neroverdi e in fase offensiva segnano tutti tirando con ottime percentuali. Nel primo quarto realizzano ben 33 punti e Rubini al rientro dei suoi per la pausa breve chiede se questa sera Lugo riuscirà ad infilarne 120.
Il secondo quarto scorre in equilibrio con Serravalli e compagni che mantengono l’inerzia e vanno al riposo con 7 punti di margine (53-46).
Al rientro la trama non cambia, Lugo detta il ritmo e la Virtus insegue. Il massimo vantaggio interno sono i 10 punti del settimo minuto (67-57) con la Virtus che resta in contatto chiudendo anche questo periodo pressoché in parità (69-60).
Nell’ultimo quarto sembra essere arrivato il momento dei virtussini: un tecnico a Valentini viene punito da Canelo con un gioco da 3 punti, poi allo sbaglio dalla lunga di Tynsley replica Piazza, è passato poco più di 1′ e il distacco è assottigliato. Ancora una bomba fallita da Tynsley e Crosato riaggancia (69-68). Lugo continua a bombardare senza fortuna (Filippini e Tynsley) e la Virtus ne approfitta così dopo 3’15” il giovane Miaschi, il più pericoloso tra i neroverdi, segna il canestro del sorpasso (71-72) quando sono trascorsi 2’37”. Il parziale è di 2 a 12 e sembra che il copione di giovedì stia per ripetersi. Invece la voglia di vincere dei giovani di Galetti è troppa e per i virtussini rimessi alle corde dall’energia degli avversari si spegne nuovamente la luce. Il controparziale è di 14-2 con una schiacciata del veneto Gatto (ottima la sua prova) che di fatto chiude l’incontro (85-74 al 6′).
Adesso il calendario preoccupa: domenica i neroverdi saranno ancora fuori casa, a Faenza, e se questa è la Virtus da trasferta saranno dolori, poi alla Kioene arriverà la regina Cento finora imbattuta.
Intanto ricarichiamo le pila e vediamo come è messa la caviglia di Calzavara, dopo tre sconfitte di questo tipo siamo certi che non potrà ripetersi lo stesso copione.