La partita si percepisce che è sentita, le avversarie arrivano con largo anticipo al palazzetto e già scalpitano studiando il campo dagli spalti belle e concentrate nelle loro divise tutte uguali.
Inizia il riscaldamento e le ragazze di Cadelfa ordinate e precise seguono la loro scaletta. Le nostre invece non sappiam se definirle circensi o giocoliere, tanto da sembrare la copia perfetta della gang di Charlie Brown, serve infatti l’intervento del coach per riprendere la giusta direzione, ma si sa che è dal disordine che si crea l’ordine.
Finalmente si inizia, le Tigri sono pronte al punto giusto, e si sente dalla panchina il fuoco che hanno dentro. Scendono in campo le prime cinque furie nere e per Cadelfa non c’è scampo, le tigrotte non lasciano spazio e le avversarie non trovano la via del canestro per i primi cinque minuti, il primo quarto si chiude 14 a 4 a favore con un gran lavoro difensivo.
Tra un tempo e l’altro coach Dal Prà ricorda che nulla è scontato e che la concentrazione va mantenuta ai livelli più alti.
Si riprende e il gioco non cambia, le Tigri feroci sull’onda del primo tempo si portano a +20, ma le parole del coach non sono dette a caso, infatti con la guardia abbassata bastano i due minuti finali prima dell’intervallo per prendere 10 punti e riaprire la partita.
Si va a riposo col punteggio di 31 a 20.
Al rientro in campo i due approcci sono opposti, le Tigri tornano ad imporre la loro legge, la legge della giungla: nella nostra area non si passa!! Con 18 punti segnati e una difesa che consente solo 9 punti alle avversarie, ritornano a +20 e la terza frazione si chiude 49 a 29.
In panchina si ricorda che la partita non è finita….
Nell’ultimo tempo le Tigri sono ancora in palla ma le avversarie non mollano, mancano 7 minuti alla fine ed inizia il black friday, la via del canestro a prezzo scontato e palloni in offerta libera, Cadelfa ringrazia e porta a casa. Vuoi vedere che finiamo veramente come Charlie Brown & friends in mutande e scarpe in mano? Ci manca davvero poco…per le mutande! Dopo aver imposto il proprio ritmo, essersi costruite con fatica, intensità e difesa alla morte un buon vantaggio, il margine inizia ad assottigliarsi e la beffa è dietro l’angolo.
Coach Ale non pensa di chiamare time out, le ragazze devono imparare a cavarsela anche nei momenti più critici e lascia che il gioco scorra così come sta andando.
L’azzardo educativo, ben calcolato, sortisce i propri effetti. Le Tigri sentono e subiscono la paura della beffa finale e cercano di stringere i denti pur avendo speso ogni stilla di energia fisica e mentale.
Fortuna vuole che lo setsso capita per le determinate avversarie, le quali al fiato oramai corto aggiungono un btuon gruzzolo di falli a acrico che limita la fisicità difenziva.