(Il Gazzettino)
I neroverdi riprendono in casa il filo con la vittoria, interrotto da quattro gare. Federico Schiavon emblema della serata. L’ambiente tira un sospiro di sollievo.
La Virtus si toglie la scimmia dalla spalla (anche se, forse, non del tutto i propri problemi stagionali). Tornata sul parquet amico del fortino di Rubano la formazione di Daniele Rubini, reduce da quattro stop consecutivi e al cospetto di una delle formazioni più quotate della categoria, ha sciorinato per almeno tre quarti abbondanti una prestazione davvero monstre. Nelle sue fila, emblema del pride virtussino e giocatore eletto a idolo dalla curva di Energia Nero Verde (la frangia più calda del tifo, che non fa mai mancare il proprio sostegno), Federico Schiavon: ha chiuso con ben 21 punti, frutto di un 3/3 da due e 3/5 in lunetta, ma soprattutto un sontuoso 4/5 da tre! I neroverdi, però, nell’ultima frazione hanno avuto l’ennesimo black out: vedendo gli ospiti rientrare fino al -1 e fallire la tripla vittoria.
«Ci voleva! A testa bassa avanti così» il commento del vice-allenatore Adriano Primon, che comunque vede giustamente il bicchiere mezzo pieno. La Virtus, subìto un 4 a 0 in avvio (tutto firmato Cacace), si ridestava alla grande: piazzando un 12 a 0, aperto dalle triple ravvicinate di Piazza e Schiavon. I neroverdi, nella prima frazione, segnavano ben trenta punti: aumentando la pressione difensiva e segnando sei canestri da dietro l’arco dei 6,75 (con ottime percentuali). Lecco, sospinta da Balanzoni (29 punti), rientrava molto bene nella frazione seguente: sul 35 a 31 al 13′ ripagando i locali, nelle cui fila coach Rubini aveva iniziato a dare spazio alle rotazioni (era in campo un quintetto formato da Calzavara, Miaschi, Schiavon, Crosato e Lazzaro), della loro stessa moneta. Ripreso il bandolo della matassa, la Virtus andava all’intervallo sul +9 grazie ad altre due triple fondamentali di Schiavon. L’impressione che la formazione padovana avesse speso davvero tanto, veniva fugata ad inizio ripresa: la Virtus, che ben orchestrata da Piazza (9 assist) mandava in doppia cifra oltre al già citato Schiavon anche capitan Crosato (14 punti e 10 rimbalzi), Lazzaro e Canelo, arrivava a toccare il suo massimo vantaggio sul +19 al 27′ (71 a 52). Partita chiusa? Nient’affatto. Lecco, che si era già rifatta sotto sul finire della terza frazione (chiusa a -10), faceva riemergere tra i neroverdi recenti fantasmi: arrivando, nella volata finale, fino al -1 con la tripla di Quartieri a 24 e fallendo con lo stesso, dopo l’1/2 in lunetta di Canelo, quella – disperata – del sorpasso. Sarebbe stata davvero un’autentica beffa. La Virtus avrà altri due match in settimana: mercoledì sera alla Kioene Arena con Desio e sabato a Piacenza.
Giovanni Pellecchia
4 dicembre 2017