(Il Mattino)
La certezza di aver ritrovato se stessa e una classifica tornata relativamente tranquilla accompagnano la Virtus Padova a Piacenza, dove stasera (ore 21) i ragazzi di Daniele Rubini rendono visita alla vicecapolista del girone B di Serie B di basket. I neroverdi affrontano una trasferta sulla carta proibitiva con il morale risollevato dalle due vittorie interne di fila con Lecco e, nel turno infrasettimanale, con Desio. Può essere un vantaggio perché ti permette di giocare a cuor sereno e senza nulla da perdere, ma al contempo il rischio di rimediare una figuraccia è dietro l’angolo. Anche perché gli emiliani, che hanno appena perso il primato uscendo scottati a Forlì (81-71), non saranno disposti a fare sconti. Coach Rubini è stato l’emblema della volontà virtussina di riemergere dalle sabbie mobili. Mercoledì il team manager Andrea Costa lo ha trattenuto a stento, mentre si stava dirigendo verso l’arbitro dopo un doppio fallo tecnico fischiato a Perez e Nobile, costretto ad uscire per 5 falli. «In realtà stavo andando a chiedere spiegazioni», chiarisce l’allenatore virtussino. «La cosa positiva è che, dopo quell’episodio e il mio time out, ho visto ciò che volevo e abbiamo capitalizzato il nostro maggior tasso d’esperienza. Altri segnali favorevoli li abbiamo notati quando Desio per quattro azioni si è messa a zona e noi ne siamo usciti con una tripla. Non è un caso che, grazie ad una serie di difese ben fatte, si sia sbloccato anche l’attacco». A Piacenza, però, la Virtus non potrà pensare di svoltare la partita reagendo ad una presunta ingiustizia arbitrale. Di fronte infatti avrà un quintetto, che, oltre a Pederzini, Perego, Stanic, Bruno e Rombaldoni (argento olimpico ad Atene 2004), conterà pure sull’americano David Hawkins (ex Virtus Roma, Olimpia Milano e Mens Sana Siena). «Al netto dei problemi di infermeria (Lazzaro e Piazza, ndr)», chiude Rubini, «mi aspetto che giochiamo con il massimo impegno».
La certezza di aver ritrovato se stessa e una classifica tornata relativamente tranquilla accompagnano la Virtus Padova a Piacenza, dove stasera (ore 21) i ragazzi di Daniele Rubini rendono visita alla vicecapolista del girone B di Serie B di basket. I neroverdi affrontano una trasferta sulla carta proibitiva con il morale risollevato dalle due vittorie interne di fila con Lecco e, nel turno infrasettimanale, con Desio. Può essere un vantaggio perché ti permette di giocare a cuor sereno e senza nulla da perdere, ma al contempo il rischio di rimediare una figuraccia è dietro l’angolo. Anche perché gli emiliani, che hanno appena perso il primato uscendo scottati a Forlì (81-71), non saranno disposti a fare sconti. Coach Rubini è stato l’emblema della volontà virtussina di riemergere dalle sabbie mobili. Mercoledì il team manager Andrea Costa lo ha trattenuto a stento, mentre si stava dirigendo verso l’arbitro dopo un doppio fallo tecnico fischiato a Perez e Nobile, costretto ad uscire per 5 falli. «In realtà stavo andando a chiedere spiegazioni», chiarisce l’allenatore virtussino. «La cosa positiva è che, dopo quell’episodio e il mio time out, ho visto ciò che volevo e abbiamo capitalizzato il nostro maggior tasso d’esperienza. Altri segnali favorevoli li abbiamo notati quando Desio per quattro azioni si è messa a zona e noi ne siamo usciti con una tripla. Non è un caso che, grazie ad una serie di difese ben fatte, si sia sbloccato anche l’attacco». A Piacenza, però, la Virtus non potrà pensare di svoltare la partita reagendo ad una presunta ingiustizia arbitrale. Di fronte infatti avrà un quintetto, che, oltre a Pederzini, Perego, Stanic, Bruno e Rombaldoni (argento olimpico ad Atene 2004), conterà pure sull’americano David Hawkins (ex Virtus Roma, Olimpia Milano e Mens Sana Siena). «Al netto dei problemi di infermeria (Lazzaro e Piazza, ndr)», chiude Rubini, «mi aspetto che giochiamo con il massimo impegno».