La Virtus ha voglia di stupire, lotta, tira con grande precisione, vince la battaglia dei rimbalzi ma Piacenza quando serve non sbaglia un colpo e nel finale guadagna un margine che non rispecchia l’equilibrio dell’incontro.
Bakery Piacenza – Virtus Padova 105-94
Bakery Piacenza: Rombaldoni 20 (4/5, 3/3), Pederzini 20 (7/10, 1/1), Perego 19 (8/11, 0/0), Birindelli 12 (4/6, 0/0), Guerra 10 (5/9, 0/0), Stanic 8 (1/2, 0/3), Bruno 8 (0/0, 2/4), Guaccio 4 (2/2, 0/0), Maresca 4 (2/2, 0/0), Libè e Bracchi n.e. – All. Coppetta – Ass. Casella.
Tiri da 2: 33/47 (70%) – Tiri da 3: 6/11 (55%) – Tiri liberi: 21/27 (78%) – Rimbalzi: 27 (6+21 – Perego 6) – Assist: 24 (Rombaldoni e Stanic 6)
Virtus Padova: Piazza 2 (1/4, 0/2), Canelo 13 (5/11, 1/3), Schiavon 6 (1/2, 1/3), Crosato 12 (2/6, 2/5), Nobile 19 (6/10, 1/1), Calzavara 5 (2/2, 0/0), Miaschi 22 (4/6, 3/6), Lazzaro 15 (6/6, 0/3), Buia e Visentin n.e. – All. Rubini – Ass. Primon e De Nicolao.
Tiri da 2: 27/47 (57%)- Tiri da 3: 8/23 (35%) – Tiri liberi: 16/20 (80%) – Rimbalzi: 30 (13+17 – Crosato 7) – Assist: 12 (Piazza 6)
Parziali: 22-16, 20-30 (42-46), 30-19 (72-65), 33-29 (105-94).
Che bella la Virtus, segna 94 punti in trasferta, chiude con Miaschi a quota 22, Nobile a 19, Lazzaro 15, Canelo 13, Crosato 12 ma nonostante il 57% da 2, l’80% ai liberi e i 30 rimbalzi, non riesce a fare sua la partita, equilibratissima, con Piacenza.
Quindi la Virtus torna a casa con un’altra battuta d’arresto (finora i neroverdi hanno violato solo il campo di Palermo) ma questa volta il morale resta alto e stranamente la sconfitta non fa male.
Per gran parte l’incontro si gioca in grande equilibrio e la Bakery è anche costretta ad inseguire. Ai ragazzi di coach Rubini riesce quasi tutto e in più questa sera c’è un Nobile che si riscopre protagonista offensivo, alla fine somma 19 punti con 6/10 da 2, 1/1 da 3 e 4/5 ai liberi, e il diciasettenne Miaschi che nel secondo tempo si esalta, segna da ogni posizione e si toglie la soddisfazione di rubare una palla all’argento olimpico Rombaldoni chiudendo il ribaltamento con una schiacciata.
Con Canelo a scompigliare la difesa avversaria, finché alcune decisioni arbitrali a lungo contestate lo costringono in panchina, un Lazzaro da 6/6 da 2 e 5 rimbalzi, Crosato 12 punti e 4+3 rimbalzi, Piazza, Schiavon positivi e Calzavara che concede minuti di riposo al play titolare da qualche giorno dolorante per una contusione alla spalla, non è facile capire cosa non torni nell’equazione che il professor Rubini dovrà risolvere. Di certo la difesa non è ancora la migliore caratteristica della Virtus. Se Padova ha tirato con buone medie, Piacenza, con il 70% da 2, 55% da 3 e 78% ai liberi, è stata straordinaria e al di là della bravura degli uomini di Coppetta, che quando fanno girare la palla sembrano una macchina infernale, qualche indizio di colpevolezza alla fase difensiva dei virtussini non è evitabile.
Piacenza ha David Hawkins in tribuna a distribuire autografi e selfie mentre in campo c’è un Rombaldoni in grande forma che nonostante i 40 anni gioca 31′, più di tutti i compagni, e dà lezione di basket. In ombra il play argentino Stanic, sono i connazionali Duilio Birindelli e Santiago Bruno, decisivo nel finale, a dare manforte a Pederzini e Perego che senza dare troppo nell’occhio chiudono entrambi con un ventello frutto soprattutto di ottimi giochi a due. Chi dà la spallata decisiva ai padovani è il play di riserva Guerra che già lo scorso anno fece male. I suoi 10 punti in 13′ impediscono tra il terzo e l’ultimo quarto il riaggancio ai virtussini e consentono alla Bakery di arrivare al 35′ sul +4, quando con il rientro di Stanic e di un Bruno fino ad allora evanescente, i padroni di casa danno il via ad un parziale di 17 a 9 con cui si chiude la partita.
La sconfitta a Piacenza era preventivabile, troppo diversi obiettivi e budget per pensare ad un bottino pesante, e i successi su Lecco e Desio hanno dato la tranquillità necessaria per metabolizzarla.
Adesso restano due partite decisive per chiudere bene sia il 2017 che il girone d’andata: sabato alle 21.00 alla Kioene Arena arriva Olginate, concorrente diretta nella lotta play-off, il 23 ci sarà l’ultima trasferta, a Pisogne per affrontare Costa Volpino. L’anno scorso la Broetto svoltò la boa di mezza stagione da ottava a quota 16 punti, quest’anno la Virtus se saprà consolidarsi ai livelli di queste ultime prove ha senz’altro l’opportunità per ripetersi (oggi è ottava con 12 alla pari con Olginate), a patto di non incappare in colpevoli cali di concentrazione.