(Il Gazzettino)
Il nuovo acquisto virtussino De Zardo già protagonista nel successo su Rimini, insieme a Miaschi e a Crosato.
Non solo gli azzurrini Miaschi e De Zardo, i golden bocia come li haaffettuosamente ribattezzati Energia Nero Verde. L’uno miglior marcatore, insieme a capitan Crosato, con 17 punti (6/11 dal campo, 1/3 ai liberi) e 4 assist. L’altro che, appena arrivato, ha bagnato l’esordio nel giorno del suo 19° compleanno con 7 punti (2/3 da tre) e 4 rimbalzi. La Virtus di Daniele Rubini, dovendo fare fronte alle assenze di Lazzaro e Canelo, sabato sera alla Kioene Arena ha gettato nella mischia anche i suoi giovani: Buia (partito in quintetto) e Visentin, in campo 10 e 9 minuti. Anche questo impreziosisce la vittoria per 60-58 ottenuta ai danni dei Crabs Rimini, arrivati a Padova sulla scorta di tre vittorie nelle ultime quattro giornate. Tanto più visto che si trattava di uno scontro diretto in chiave play off, e nonostante il rammarico di non aver ribaltato la differenza-canestri (per la tripla finale dei romagnoli di Busetto).
La partenza era di marca ospite: 6-2 al 5′. Nonostante due triple di Crosato (8-6) e il positivo ingresso di De Zardo, i granchi facevano l’andatura nel primo tempo; solo grazie a un parziale di 10-0, dopo essere scivolata a -7 (23-30), la Virtus andava sul +3 negli spogliatoi. Dall’intervallo, dopo l’esibizione di tango argentino dell’associazione Cochabamba 444, i neroverdi allungavano sul +9 (41-32) e ritoccavano il loro massimo vantaggio sfruttando anche il nervosismo di Rimini (45-35 al 25′). Da lì in poi, la gara si faceva maschia e l’andamento ad elastico: gli ospiti bravi a ricucire ogni tentativo di allungo; come, appunto, nel finale.
A margine, le prime dichiarazioni del neo-virtussino Lorenzo De Zardo: «La squadra si è presentata nel migliore dei modi nei miei confronti e i compagni, prima di essere ottimi giocatori, sono innanzitutto ottime persone e mi hanno aiutato a inserirmi al meglio. L’allenatore ha fatto il possibile per farmi sentire il meno estraneo possibile al suo sistema di gioco, e mi ha spiegato il modo in cui posso essere già utile alla squadra. Giocare il giorno del proprio compleanno è sempre emozionante, a maggior ragione in una partita d’esordio con la nuova maglia».
Aggiungendo, sui dettagli dell’operazione che lo ha portato a Padova in doppio tesseramento dal Treviso Basket: «Della possibilità, in realtà, ne ho saputo non tanto tempo prima dell’ufficialità del trasferimento: quando ho potuto scegliere, però, non ho avuto dubbi che potesse essere per me la soluzione migliore; l’averne parlato con Federico (Miaschi, ndr), un volto già amico in un ambiente nuovo, non ha fatto che rafforzare quest’idea».
Giovanni Pellecchia
22 gennaio 2018