Domenica 11 febbraio 2018 resterà nella memoria di noi partecipanti per svariati motivi!!!
Per alcuni è stato il giorno del loro primo torneo ufficiale da “giocatori”, per altri il giorno del primo torneo da “spettatori” ma di sicuro per tutti è stato un giorno di sano sport passato in allegra compagnia dentro e fuori dal campo.
Il meeting point era Rubano, l’ora “x” le 7.30, ma già alle 7.20 qualcuno faceva outing in chat confessando l’imbarazzante ritardo per cause “tecnico/tattico/loggistiche”, invitando il resto della truppa ad andare avanti. Tra i più puntuali Zagatti che colto da “sindrome elvetica” decretava la partenza della carovana alla 7.37. Hai ragione Roberto, ma è inutile fare il figo quando si va ad un torneo senza moglie, volevo vedere se eri puntuale alla stessa maniera con consorte a seguito!?!?!
Comunque a recuperare il ritardo si è fatto presto pigiando un “fià” sull’acceleratore e si arriva tutti puntuali a Ravina. Tutti o quasi tutti!!!
Durante il riscaldamento dei Mini-Tusi vediamo che coach Luciano ci guarda a più riprese ma non capiamo il perchè, fin quando non ci chiede palesemente ma l’undicesimo bocia dov’è? Rapido scambio di sguardi tra i presenti e ci affrettiamo a rintracciare Nicola per telefono, che ci conferma di essere “ leggermente” in ritardo, d’altronde anche lui era accompagnato dalla gentil consorte non si possono mica pretendere miracoli!!!
Tutto risolto al fischio arbitrale dei “tre minuti”, anche l’undicesimo Mini-Tuso è in campo e la Lista R si può completare:
0 Emanuele Bramini
6 Andrea Cinetto
7 Lorenzo Marangon
9 Pietro Marangoni
11 Vittoria Celi
14 Gianluca Gottardo
15 Marcello Ghiro
16 Luca Dalla Barba
17 Federico Zagatti
22 Davide Vigneri
60 Martì Cera
Head Coach Luciano Orano
Adesso che cominci la tenzone!!!
I primi avversari sono i “locali” del Basket Arcobaleno Cognola.
I Trentini vengono sorpresi dal dinamismo del nostro “starting four”, il quale nonostante la levataccia si dimostra concentrato e cinico. I papà sugli spalti più che cinismo lo definiscono “cattiveria” attribuendo l’origine di tanto astio alle proprie mogli, le quali a loro volta rimarcano la perdita di qualche palla o la poca reattività dei nostri giocatori sotto i tabelloni attribuendo la colpa al patrimonio genetico lasciato in eredità dai mariti. Schermaglie in campo e in famiglia!!!
Anche il secondo quartetto non è da meno e seppur qualcuno dei nostri virtussini “regala” centimetri all’avversario di certo non si lascia intimorire avvinghiandosi su ogni pallone in possesso all’altra squadra.
Tempo di inquadrare il match e il nostro Luciano trova le giuste alchimie, schierando a rotazione il roster nero-verde con il giusto mix di doti e caratteristiche atletiche!!
Portiamo a casa il primo match con 4 periodi vinti, 1 pareggiato e 1 perso.
Nella pausa tra le due gare il nostro “dream-team” fa quadrato sugli spalti, studiando il prossimo avversario elaborando tattiche e inquadrando i giocatori più pericolosi. Questo è quello che passa nell’immaginario delle menti di noi genitori. In realtà la “truppa di simpatiche canaglie” si rifocilla tenendo in mano panini e merendine di ogni sorta, saccheggiate nei distributori automatici della palestra, discutendo di carte pokemon e blaterando sul tormentone del momento “come creare uno slime”!!!
Non proprio il modo più idoneo per prepararsi e concentrarsi al prossimo incontro, ma in qualche modo ha funzionato perchè una volta scesi in campo contro i friulani della Libertas Gonars, nel secondo match di giornata, la direzione in cui doveva andare la vittoria non è mai stata in dubbio, 6 periodi di gioco per Padova 0 per Gonars!!!
Non saranno bravi ad “amalgamare” questi benedetti slime, ma di sicuro sono stati capaci di “amalgamarsi” tra di loro dietro i consigli del nostro coach. Infatti il gioco è diventato più armonico e più corale, trovando le giuste posizioni sia in attacco che in difesa, generando anche l’entusiasmo di noi genitori che cominciamo ad urlare Virtus, Virtus come se fossimo alla Kioene Arena a seguire la prima squadra.
Tra un urlo e un altro si è fatta “una certa” e, più che badare all’indirizzo del campo di gara della finale del pomeriggio, qualcuno sulla chat del torneo indica con insistenza l’indirizzo del punto di “ristoro”.
Ospiti dell’Istituto Arcivescovile Celestino Endrici, il momento del pranzo risulta essere piacevole per noi adulti e di crescente complicità per i giovani atleti. Chiacchierano, ridono, discutono, fraternizzano insomma fanno squadra!!!
Ma il tempo è rapido a passare e ci ritroviamo sugli spalti del nuovo campo di gara a vedere la finale 3°- 4° posto in attesa della nostra finalissima che comincia alle 16.15, avversari i vincitori dell’altro girone del torneo il River Basket di Piacenza.
Si suole dire “squadra che vince non si cambia” da oggi diremo che oltre alla squadra non si cambia neanche la maglia!!!
E si perché i piacentini si presentano in completo nero-verde e tocca noi cambiare “livrea” risvoltando la casacca sul lato bianco.
Chi crede alla scaramanzia attribuirà il secondo posto conquistato a questo gesto.
Chi vuol fare una disamina tecnica dirà che la coppia di giovani arbitri volontari ha usato un “metro” che ha favorito la fisicità dei nostri avversari a discapito della nostra miglior tecnica.
Chi ha colto il giusto spirito di questa giornata dirà che era cosi che doveva andare e che forse è giusto che il torneo lo abbia vinto chi è dovuto alzarsi alle cinque del mattino e fare tanta strada per giocare e divertirsi.
3 periodi ai piacentini, 1 pareggiato e 2 periodi ai virtussini!!!
Noi ci consoliamo con la vittoria della gara/staffeta a punti in cui i nostri “super ragazzini”, nelle due frazioni di tempo hanno realizzato un canestro in più della Libertas Gonars.
La serata si è chiusa con la mega-merenda a base di gnocchi al ragù preparati dallo staff della società ospitante, che ha cancellato la delusione della sconfitta lasciando il ricordo di una bella giornata di sport.
Giornata lunga e intensa carica di emozioni, che piace ricordare con le parole di uno degli organizzatori del torneo che ha iniziato la premiazione sottolineando che “non esistono classifiche nel minibasket, tutti sono vincitori. È solo una grande festa da vivere in armonia e in allegria!!!”
E questo è stata!!! Una giornata di festa trascorsa tutti insieme come una grande famiglia, la famiglia della “palla a spicchi”, la famiglia della Virtus Padova!!!