Poche sbavature nell’esordio alla Kioene
Arena Olginate tiene bene nella prima frazione e poi Piazza dà l’accelerata
Di De Nicolao il canestro inaugurale, Filippini è importante per i rimbalzi e per la concretezza in attacco
Bene i giovani
Casa dolce casa… Come nel “Il Gattopardo”, l’Antenore Energia Virtus è uscita da un’estate in cui tutto o quasi è cambiato a patto che alcuni punti fermi non cambiassero: tra questi, appunto, l’impatto del parquet amico, Kioene Arena o il “fortino” di Rubano (dove la scorsa stagione rimediò in tutto due sole sconfitte). Ieri, nella gara d’esordio della sua quarta stagione consecutiva in serie B, la formazione di Daniele Rubini si è imposta d’autorità sulla giovane compagine di Olginate. I neroverdi hanno sempre tenuto il controllo del match raggiungendo e poi tenendo per tutta la ripresa un vantaggio oltre le dieci lunghezze e chiudendo con ben quattro giocatori in doppia cifra: un Filippini da “doppia doppia” (18 punti e 11 rimbalzi), Ferrari 15, Motta 14 e De Nicolao 11.
I padroni di casa schierano nel quintetto d’avvio il “doppio play” Piazza e De Nicolao (quest’ultimo segna il primo canestro ufficiale della stagione, dopo due minuti e mezzo a retine inviolate), capitan Schiavon, Ferrari e Filippini. Il primo canestro, seppur impattato subito per gli ospiti dall’ex Cusinato, sembra dare l’abbrivio giusto alla Virtus che perfeziona un 8-2 con uno spettacolare coast to coast di Ferrari, tra i più ispirati. Olginate, però, non ha nessuna intenzione di fare da spettatore non pagante; il suo piano partita in attacco appare chiaro: puntare l’area con le penetrazioni degli esterni o servendo palla ai lunghi (che predominano anche a rimbalzo) per riaprire gli spazi sul perimetro. Da dietro l’arco dei 6,75, tutti ma in particolare la spina nel fianco Bartoli (¾) crivellano il canestro con continuità. Così, complici alcune amnesie difensive, gli ospiti non solo restano in scia ma chiudono addirittura avanti la prima frazione con un 2/2 in lunetta del solito Bartoli (14 punti nel primo quarto).
Nella seconda frazione i neroverdi, nelle cui fila trovano presto minuti anche i giovanissimi Pellicano e Visone, riprendono il bandolo della matassa: buono l’impatto di Motta e Bovo, usciti entrambi dalla panchina; e alzando l’intensità difensiva, con accenni di zona-press e Piazza in versione “Arsenio Lupin”, la Virtus prima svalica e poi dilata progressivamente il vantaggio andando negli spogliatoi sul +15.
Dagli spogliatoi, dopo l’intervallo animato dal leone “Enore” mascotte del main-sponsor che lancia sul pubblico (circa mille persone, tra cui le rappresentanze delle giovanili di Mestrino e Vigodarzere), l’esperto coach ospite Meneguzzo prova a mescolare le carte. In avvio proponendo un quintetto “piccolo” con il solo Tagliabue da lungo (e Caversazio da “4” tattico); poi alternando zona 3-2 e 2-3, entrambe molto mobili. L’Antenore Energia legge bene la situazione, specie con Piazza, e spadroneggia nell’area d’attacco con Filippini. Quest’ultimo, non a caso, con cinque punti consecutivi (tripla e 2/2 in lunetta) ha ritoccato due volte il massimo vantaggio per il 59-41 al 28′. L’ultima frazione, così, è stata solo di pura accademia: la Virtus è riuscita, comunque, a divertirsi e divertire.
Giovanni Pellecchia