Il tecnico ha riportato l’Antenore Energia in Serie B: «Sarà una gara sentita da ambo le parti, Padova ha un roster più atletico secondo i dettami di Rubini»
L'”Ex”, con la e maiuscola per far capire l’importanza dell’uomo ancor prima dell’allenatore. Faenza-Antenore Energia Virtus Padova non sarà una partita qualsiasi: domenica, ore 18, i neroverdi andranno in Romagna per affrontare il loro passato recente. Sulla panchina manfreda siede infatti l'”Ex” Massimo Friso, colui che ha riportato nel 2015 la Virtus nella Serie B di basket, guidandola poi per altri due anni anche nella nuova categoria e centrando nella prima stagione anche i playoff, prima di lasciare posto all’attuale coach Daniele Rubini.
Finita anzitempo l’avventura a Barcellona Pozzo di Gotto con la sconfitta nella finale playoff di B e la chiusura inaspettata delle società sicula, l’esperto tecnico padovano si è accasato ai Raggisolaris Faenza con l’obiettivo di portarli più in alto possibile. All’esordio in campionato, la sua nuova squadra ha subito dimostrato di che pasta è fatta, sbancando il campo della favorita Orzinuovi all’overtime, dopo una rimonta pazzesca iniziata dal -21 nell’ultimo quarto (73-75). «È stata una partita molto strana in cui abbiamo messo in atto un grande recupero», osserva coach Friso, «ma non ci illudiamo: abbiamo davanti ancora un percorso molto lungo. A Faenza ho trovato una società organizzata, che mi ha presentato un buon programma di crescita. Come la Virtus, abbiamo modificato molto in estate. Speriamo di ottenere dei miglioramenti strada facendo».
Domenica incrocerà l’Antenore, sensazioni particolari? «Sarà una gara sentita da ambo le parti. Ambiamo entrambe a un posto al sole nei playoff. In un’ipotetica griglia, partiamo dietro a Milano, Cesena e alla stessa Orzinuovi. La Virtus? Ha cambiato tanto rispetto alla squadra degli anni scorsi, approntando un roster più atletico e dinamico, secondo i dettami del proprio allenatore. Ha giocatori con caratteristiche ben definite. Ho visto una squadra quadrata contro Olginate».
Quale sarà la chiave tattica della partita? «Visto che la Virtus alterna diversi tipi di difese, dovremo essere bravi ad attaccarle». Il girone B della Serie B pare sia anche quest’anno il più competitivo. Non trova che i risultati a sorpresa della prima giornata siano indicativi? «La caratteristica del nostro raggruppamento è la qualità media. Abbiamo due punte rappresentate da Urania Milano e Tigers Cesena, dietro a cui si posiziona tutta una fascia intermedia, aumentando così il ventaglio di possibilità in senso positivo e negativo. Non sarà più il girone di qualche anno fa, dove ti scontravi contro autentiche corazzate, ma è sicuramente livellato verso l’alto».
Ieri, in casa neroverde, ha compiuto gli anni capitan Federico Schiavon, unico superstite del gruppo allenato da Friso. I migliori auguri allora a Schiavon.
Mattia Rossetto