È la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di Rubini
Dopo il quinto fallo per Filippini e Ferrari, la squadra va in tilt.
Seconda sconfitta consecutiva per l’Antenore Energia Virtus Padova che si inchina 86-72 a Desio e non riscatta l’inaspettata battuta d’arresto casalinga contro Reggio Emilia, con la squadra di coach Rubini che sembra in questo avvio di stagione confermare il negativo trend fuori dalle mura amiche avuto nella passata annata.
Dopo il quinto fallo per Filippini e Ferrari, la squadra va in tilt.
Seconda sconfitta consecutiva per l’Antenore Energia Virtus Padova che si inchina 86-72 a Desio e non riscatta l’inaspettata battuta d’arresto casalinga contro Reggio Emilia, con la squadra di coach Rubini che sembra in questo avvio di stagione confermare il negativo trend fuori dalle mura amiche avuto nella passata annata.
Orizzonte scuro
Al contrario però della battaglia persa a Faenza (col risultato rimasto in bilico fino all’ultimo secondo) la trasferta di Desio e il passivo di 14 punti lasciano in eredità molte più preoccupazioni. In vetta Faenza e Cesena iniziano ad allontanarsi e per l’Antenore serve una reazione già da sabato contro Lecco per non perdere il treno dell’alta classifica. Una Virtus che contro Desio è stata in partita solo fino all’intervallo lungo, toccando anche un +9 (pieno di rimpianti) di massimo vantaggio a metà secondo quarto con un 31-40 che faceva ben sperare.
Partenza positiva
Il primo equilibrato quarto in realtà aveva fatto pensare a un bel duello alla pari, con l’aggiunta di due triple di Motta (grande ex della partita) che sembravano promettere bene. Piazza (3/6 da tre all’intervallo) e Filippini da soli erano riusciti a prendersi la squadra sulle spalle con 13 punti a testa fino a quel momento e con un break poderoso i neroverdi sembravano in grado di prendere in mano la partita. Ma lì l’Aurora ha saputo rimanere nel match, non perdere lucidità nel momento di maggiore difficoltà, a limitare alla grande i danni che Virtus poteva infliggerle e con la miracolosa tripla di Giacomelli sulla sirena riportarsi anche un po’ casualmente sul -3.
La mazzata
L’Antenore una volta presa la mazzata non ha saputo incassare il colpo. Il ritorno in campo nel terzo periodo è da incubo, con Desio che dà il benvenuto con le bombe da tre di Giacomelli e Fiorito. In pochi minuti Virtus si vede scivolare dal +9 a un -6 in cui rimane impantanata. Rubini in panca diventa furioso. I soli Piazza e Filippini tengono in piedi la baracca arrivando a 17 punti a testa, ma Desio è superiore e viaggia a ritmi insostenibili. Filippini e Ferrari raggiungono entrambi nel giro di pochi secondi il quinto fallo e la Virtus non ci capisce più nulla.
Risultato pesante
Desio rifila il ko arrivando al +11 nell’ultimo quarto e portando quattro giocatori in doppia cifra, l’attacco dei ragazzi di Rubini si inceppa (solo 8/29 da tre) e rimane il solo Piazza a lottare fino all’ultimo (portando a casa alla fine 20 punti, 7 rimbalzi e 6 assist). L’86-72 è un risultato pesante ma giusto per un’Aurora Desio che si è dimostrata superiore quando contava, e una Virtus che non ha saputo interpretare i momenti chiave della partita e si è vista scivolare dalle mani un match alla sua portata. –Luca Perin
Al contrario però della battaglia persa a Faenza (col risultato rimasto in bilico fino all’ultimo secondo) la trasferta di Desio e il passivo di 14 punti lasciano in eredità molte più preoccupazioni. In vetta Faenza e Cesena iniziano ad allontanarsi e per l’Antenore serve una reazione già da sabato contro Lecco per non perdere il treno dell’alta classifica. Una Virtus che contro Desio è stata in partita solo fino all’intervallo lungo, toccando anche un +9 (pieno di rimpianti) di massimo vantaggio a metà secondo quarto con un 31-40 che faceva ben sperare.
Partenza positiva
Il primo equilibrato quarto in realtà aveva fatto pensare a un bel duello alla pari, con l’aggiunta di due triple di Motta (grande ex della partita) che sembravano promettere bene. Piazza (3/6 da tre all’intervallo) e Filippini da soli erano riusciti a prendersi la squadra sulle spalle con 13 punti a testa fino a quel momento e con un break poderoso i neroverdi sembravano in grado di prendere in mano la partita. Ma lì l’Aurora ha saputo rimanere nel match, non perdere lucidità nel momento di maggiore difficoltà, a limitare alla grande i danni che Virtus poteva infliggerle e con la miracolosa tripla di Giacomelli sulla sirena riportarsi anche un po’ casualmente sul -3.
La mazzata
L’Antenore una volta presa la mazzata non ha saputo incassare il colpo. Il ritorno in campo nel terzo periodo è da incubo, con Desio che dà il benvenuto con le bombe da tre di Giacomelli e Fiorito. In pochi minuti Virtus si vede scivolare dal +9 a un -6 in cui rimane impantanata. Rubini in panca diventa furioso. I soli Piazza e Filippini tengono in piedi la baracca arrivando a 17 punti a testa, ma Desio è superiore e viaggia a ritmi insostenibili. Filippini e Ferrari raggiungono entrambi nel giro di pochi secondi il quinto fallo e la Virtus non ci capisce più nulla.
Risultato pesante
Desio rifila il ko arrivando al +11 nell’ultimo quarto e portando quattro giocatori in doppia cifra, l’attacco dei ragazzi di Rubini si inceppa (solo 8/29 da tre) e rimane il solo Piazza a lottare fino all’ultimo (portando a casa alla fine 20 punti, 7 rimbalzi e 6 assist). L’86-72 è un risultato pesante ma giusto per un’Aurora Desio che si è dimostrata superiore quando contava, e una Virtus che non ha saputo interpretare i momenti chiave della partita e si è vista scivolare dalle mani un match alla sua portata. –Luca Perin