Un’altra bella prova degli U18 Eccellenza di coach Seno che in trasferta superano Milano 3 (66-74) repingendo la rimonta dei padroni di casa rientrati fino a -4 dal -15 dell’intervallo. Ottima prova di Basso sotto canestro, mentre in fase realizzativa si distinguono Visone, Camissa, Tognon e capitan Cignarella.
Milano3 – Virtus Padova 66-74
Milano 3: Cassol 26, Lungo 4, Botta 9, Massaro 3, Arcaini 13, Torello 3, Albiero 8, Rescia, S Mirabelli, Natale, Sassi, Resegotti. – All. Pugliese.
Virtus Padova: Antonello 2, Basso 15, Cammisa 9, Capetta 4, Cignarella 8, Marinello, Mason 2, Meneghin 4, Pellicano 2, Serafini 6, Tognon 8, Visone 14. – All. Seno – Ass. Turi.
Arbitri: Valzani e Gurrera
Parziali: 13-18, 11-21, 23-21, 19-14)
Uscito per 5 falli: Pellicano al 36′ – Rescia al 37′ – Visone al 39′
Percentuali:
MILANO 3: T2 41% 16/39 . T3 23% 7/31 . TT 33% 23/70 – TL 68% 13/19
VIRTUS: T2 53% 23/43 – T3 15% 2/13 – TT 45% 25/56 – TL 71% 22/31
Tabellino e classifica dal sito FIP Lombardia
Foto tratta da Milano3basket.com
MILANO – La Virtus trova la prima (sofferta) vittoria in trasferta giovedì 1 novembre, in terra milanese. Con l’obiettivo di dimenticare in fretta la sfortunata gara di Reggio Emilia, i ragazzi da Padova scendono in campo con la precisa intenzione di controllare la partita fin dalla palla a due, senza perdere di vista l’obiettivo fondamentale: portarla a casa.
La gara prende subito la piega desiderata: la Virtus domina a rimbalzo e mette alcuni punti tra sé e gli avversari, dando la netta sensazione di poterla chiudere in fretta. Ciò spinge coach Seno a cambiare, già a metà del primo quarto, l’intero quintetto base, il campo gli dà ragione, al netto di qualche palla persa: chi subentra traccia un solco che si misura in 15 punti di vantaggio all’intervallo. La principale risorsa a cui si affidano gli avversari è il tiro dalla lunga distanza (ben 31 i tentativi da dietro l’arco), tuttavia il netto predominio fisico e tecnico degli ospiti sembra non dare adito a speranze.
Speranze che, però, tanto velleitarie non sono, se è vero che la Virtus, alla ripresa, non addormenta la partita, sembra anzi assopirsi essa stessa, inebriata dal profumo di alloro che la prospettiva della tanto agognata vittoria in trasferta sprigionava. Milano vince il terzo parziale (anche se di sole 2 lunghezze), ciò dovrebbe essere da monito alla Virtus, incapace di incrementare il proprio vantaggio e, anzi, apparsa troppo sicura del risultato che stava maturando.
Gli ingredienti per una ricetta esplosiva ci sono: ecco, infatti, che la partita si accende proprio nell’ultimo quarto, quando a un certo punto tutto sembra poter succedere. A 6’ dalla fine 11 punti separano le due squadre, e tra le fila neroverdi serpeggia un po’ di apprensione, che una buona dose di nervosismo contribuisce ad accrescere, specie quando alcune scelte arbitrali risultano discutibili (non contestabili, ma discutibili, dato il metro fino a quel punto adottato) da parte degli ospiti. La situazione si complica, perché i tiri liberi conseguenti ai falli commessi rimettono in partita gli avversari a metà del quarto periodo. E così, la Virtus è costretta a soffrire, a vedere gli spettri che si sperava essere stati riposti negli armadi la sera prima. Sulle tre bombe di Cassol la Virtus trema; poche azioni (di attacchi sterili) dopo, Milano va in lunetta con la possibilità di ridurre a 3 i punti da recuperare: 1/2, preziosissimo rimbalzo di Antonello e palla in mano per gli ospiti. Per loro fortuna, negli ultimi minuti i padroni di casa non alzano la pressione a tutto campo, quindi è ancora possibile chiamare un gioco e dare fondo ai residui di lucidità, più che mai necessari quando prima Pellicano e poi Visone escono per 5 falli. Se nel momento più delicato segnare su azione è un miraggio,la Virtus si riscopre precisa ai liberi (71% in totale), ipotecando di fatto la vittoria solo a 70’’ dalla sirena.
Epilogo da brivido a parte, una buona Virtus sbanca il Palabasiglio, e conquista una meritata vittoria esterna che potrebbe rilanciare la sua classifica. Molto dipenderà dalla continuità di risultati che questa squadra riuscirà ad avere, a partire dall’impegno di lunedì a Bergamo.
Carlo Cignarella