«Bisogna uscire stravolti dalla fatica, se vuoi aver ragione dell’avversario. Gira e rigira, quest’anno il copione sarà questo». Coach Daniele Rubini analizza così a caldo il ritorno alla vittoria dell’Antenore Energia Virtus Padova. Dopo i due stop consecutivi con Reggio Emilia e Aurora Desio, sabato i neroverdi hanno domato Lecco, incamerando due punti pesanti contro una diretta concorrente nell’ipotetica corsa playoff (73-68). La Virtus ha costruito le basi di una rimonta strepitosa, che dal -17 (25-42) del secondo periodo l’ha portata a vincere la gara, attraverso l’abnegazione difensiva, concedendo appena 6 punti nell’ultimo parziale (19-6).
«Se ero rimasto altamente deluso da come avevamo approcciato l’incontro casalingo con Reggio Emilia, ora sono più tranquillo perché vedo teste differenti. Devo solo elogiare la squadra per lo spirito di collaborazione e le modalità con cui mi sta seguendo. Paradossalmente, anche se avessimo perso, avrei avuto la certezza che il gruppo c’era e stava facendo le cose nel modo giusto. Abbiamo avuto anime diverse: difensivamente la tenacia di Piazza, De Nicolao e Ferrari ha finito per trascinare anche gli altri, ma solo in un secondo momento. Voglio invece che tutti quanti dimostrino fin dall’inizio lo stesso atteggiamento difensivo. Piazza, soprattutto, si è sacrificato in maniera incredibile mettendo a repentaglio il proprio tabellino, ma ha anche realizzato la bomba decisiva. È stato l’uomo che ha svoltato la partita».
Anche se è tornata a vincere, la Virtus deve essere consapevole che i suoi problemi non sono ancora risolti.«Il fatto di non riuscire a segnare comincia a essere una scimmia che fatichiamo a levarci di dosso», ammette Rubini, «Tensione? Sì, sicuramente la percepiamo. Anche se è vero che quando il pallone ha iniziato a scottare anche le percentuali al tiro di Lecco sono scese, a parte Brunetti che sembrava incontaminato dalla questione».
L’altra incognita, che sta pesando sul rendimento globale, spiace dirlo, ma è rappresentata dai giovani: finché non verranno inseriti nelle rotazioni, la Virtus resterà una squadra corta. Rubini comunque lo sa e sta lavorando perché i vari Basso, Pellicano e Visone trovino spazio in quintetto. Ora bisognerà subito rimettersi l’elmetto: domenica prossima si gioca il primo derby veneto della stagione a Vicenza. Servirà un’altra prova di forza.
M.R.