Obiettivi sulla carta diversi per le due squadre di Padova, città che ritrova un derby dopo quelli che la Broetto Virtus ha disputato nella stagione 2014/15, della promozione in serie B, con l’ultima espressione del Petrarca, quella rappresentata dal play Tracchi, l’americano Gillaspy e dagli espertissimi Causin e Gatto.
L’Antenore Energia Virtus giunta alla sesta stagione nei cadetti, appena il campionato veniva ufficialmente fermato proclamava di voler dare l’opportunità di riprovare a centrare l’obiettivo alla squadra bloccata dal covid proprio sul più bello di una rimonta che dal terzo posto sembrava poter portare vicino al vertice. E nonostante il successo in casa della capolista Bernareggio di fine febbraio resterà l’ultimo ricordo di tre giocatori decisamente importanti e non facili da sostituire, il play Piazza, la guardia Dagnello e l’ala Calo’ che quest’anno giocheranno in altri gironi, il d.s. virtussino Rugo sembra essere riuscito a tenere alta la competitività pur puntando sulla gioventù con la promozione a maggior responsabilità del diciottenne play Pellicano e gli arrivi degli under Bocconcelli e Barbon.
L’Antenore Energia è rimasta quindi la stessa sotto canestro, dove Morgillo, Ferrari e Bianconi nella breve stagione del covid non hanno patito alcun avversario, mentre si è rinfrescata negli esterni dove appare meno esperta e probabilmente meno fisica nella fase difensiva, rivolta più all’attacco con 2 giocatori come Bocconcelli e Barbon che balisticamente dovrebbero dare maggiore precisione specie nelle conclusioni dalla lunga dove da qualche stagione i neroverdi non brillano.
Se la Virtus parte per riprovare il colpo grosso, l’obiettivo dell’UBP, sì fortunata ad essere al posto giusto nel momento giusto ma con grandi meriti per come ha condotto la stagione, non può che essere la salvezza. L’esordio nella categoria è storicamente difficile, fisicità, presenza mentale e preparazione delle gare sono ben altra cosa rispetto alla C, ma per quanto novizia la squadra biancorossa ha un quintetto con esperienza da vendere. Nulla a che vedere con la struttura dei virtussini che all’esordio in B si salvarono solo grazie all’aggiunta in corsa dell’esperienza di Stojkov a quella dei soli Busca, Crosato e Tuci. In questo caso il quintetto dell’UBP somma svariati anni di frequenza da parte dei senatori Andreaus, Campiello, Cazzolato e Chinellato, ma anche i due giovani play conoscono la categoria con Scattolin che ha avuto una positiva esperienza al sud e Tognon che da buon ex virtussino negli ultimi anni di giovanili ha vissuto pienamente la prima squadra.
Quello che farà la differenza sarà la
capacità di reggere il ritmo tecnico e logistico, quest’anno particolarmente impegnativo per lunghezza delle trasferte e presenza di infrasettimanali, con i giocatori più importanti che oramai non fanno del basket l’attività preminente. Ci sarà da salvaguardare la loro salute e per questo sarà fondamentale la crescita di una panchina talentuosa ma estremamente giovane dove l’arrivo del roccioso centro D’Andrea (ancora non ufficiale) pare provvidenziale specie per dare consistenza ad un ruolo che si, nella categoria inferiore è stato ottimamente coperto da Andreaus e Campiello, grandi talenti che pure nel loro periodo di maggior splendore evoluivano da esterni, e che in questo girone è ricoperto da veri e propri santoni (Garri, Amoruso, Paesano, Corral, Vedovato, e sono solo i più noti).
Un’occasione intrigante per coach Calgaro a cui la società padovana ha garantito da subito la massima fiducia e che può contare sulla consapevolezza che una sfida molto simile lo scorso anno Monfalcone l’ha vinta (a lungo in lotta per la quarta piazza) dimostrando che oltre ad essere possibile è anche divertente.