Stasera, alle 18, la squadra di Massimo Friso è impegnata a Lecco contro una delle due compagini, che la precedono al terzo posto. Dopo quattro ko consecutivi, la Virtus ha bisogno come il pane di una vittoria per ritornare a essere la squadra ammirata nelle prime quattro giornate di Serie B, in cui guardava tutti dall’alto verso il basso.
Lecco, però, è tutto fuorché formazione malleabile. Già la passata stagione, la neopromossa Broetto ha sperimentato sulla propria pelle la consistenza dei lariani venendo seppellita sotto una gragnola di triple (103-83). Quest’anno alcuni interpreti sono cambiati, ma la sostanza del quintetto di coach Meneguzzo è rimasta la stessa. Via le primedonne Mascherpa, Dagnello e Piunti, i lombardi hanno mantenuto il medesimo imprinting puntando sull’esplosività dei vari Quartieri, Todeschini, Siberna e del rimbalzista Balanzoni. «È una squadra di grande intensità fisica, che gioca a un ritmo pazzesco», analizza coach Friso, «Ha perso i suoi attori principali, ma la qualità complessiva del gruppo è addirittura migliore dell’anno scorso. Anche se ha meno nomi delle altre, è temibile e competitiva». Alla sua seconda trasferta consecutiva in terra lombarda, la Virtus si presenta in condizioni migliori di quella scesa in campo a Crema. «Questa è stata la prima settimana in cui ci siamo allenati tutti insieme», rileva Friso, «Con Lecco, dovremo avere pazienza: se riusciremo a trovare dei mismatch positivi, potremmo metterla in difficoltà.Vedremo se saremo abbastanza lucidi per tutti i 40 minuti».