L’approccio alla gara era stato buono: portandosi, grazie a una bella giocata Alto-Basso sull’asse Stojkov-Nobile, sul 7 a 3 (e 9 a 5). Gli ospiti con una tripla di Todeschini, miglior marcatore dell’incontro insieme a Canelo (23 punti entrambi), sorpassavano sull’11-9. Ma era un vantaggio effimero: seppur con due tiri allo scadere dei 24, infatti, Canelo impattava e Stojkov (tripla) regalava il nuovo allungo: che si perfezionava doppiando i lacustri (22-11), con una difesa (in particolare sul temuto Quartieri, grazie a una staffetta e ai cambi) praticamente perfetta. I padroni di casa doppiavano gli avversari anche in apertura di secondo quarto (28-14), con l’ispirato Canelo. Il +14 veniva ribadito ancora un paio di volte (come sul 34-20), prima che i padroni di casa andassero in difficoltà contro la zona press alternata a una più tradizionale dagli avversari: il gioco restava troppo fermo in attacco, Nobile e Crosato perdevano due palloni e Stojkov sparava a salve dalla lunga distanza.
Morale? Lecco con un parziale di 12 a 0 (fantasmi del passato o avvisaglie del futuro?) si portava a -2, prima della salvifica tripla di Schiavon. Al rientro delle squadre dagli spogliatoi (nell’intervallo la partitella genitori-figli con gli attempati Irriducibili Virtus), la musica non mutava. A parte un paio di minuti di corrida (con errori da ambo le parte), e nonostante due gravi disattenzioni difensive (dimenticati indisturbati a centro area prima Todeschini poi Balanzoni), la Broetto continuava a fare l’andatura. Allungando sul +9 con una tripla di Crosato (49-40) e toccando il +12 (55-43) con due azioni fotocopia: penetrazione di Canelo e assist per Lazzaro. A +11, come detto, era ancora al 32′ (sul 58-47, 4/4 in lunetta di Stojkov per i due tecnici agli ospiti) prima dell’harakiri collettivo. Lecco, affidandosi ai suoi uomini migliori, piazzava un altro 12-0 sorpassando prima e allungando poi a +7 (60-67, 20-2 l’aggregato!). Triste finale di un copione già visto.
Giovanni Pellecchia
20 marzo 2017