(Il Gazzettino)
42 punti di passivo per la Virtus, più che doppiata a Cento. L’unica nota positiva per i neroverdi è il rientro di Canelo.
In certi casi, non servono davvero le parole. La Virtus, ieri sera, è uscita sconfitta dal palasport di Piazzale Donatori di Sangue e Organi a Cento con il punteggio di 79-37. Ben 42 punti di scarto, che si sommano (o vanno a confermare…) i 34 patiti nella gara di andata alla Kioene Arena. Quando pure la formazione di Daniele Rubini si era presentata al completo (e i ferraresi, invece, privi del loro centro titolare e capitano: il padovano Michele Benfatto, infortunato). A tanto, dunque, ammonta il divario attuale tra la Virtus stessa, che pure fin qui è stata protagonista di una stagione più che dignitosa e che resta comunque in piena corsa play off (chiudendo all’8. posto, ora condiviso con l’Aurora Desio, incrocerebbe tra l’altro proprio Cento!) e la Benedetto XIV che è la capolista del girone. Una formazione costruita chiaramente per il salto di categoria, con dieci giocatori intercambiabili (molti dei quali di categoria superiore) e che fin qui ha perso solo tre partite (le due, per di più, solo nella scorsa settimana quando ha evidentemente accusato un calo di concentrazione): nel prossimo fine settimana, rappresenterà il girone disputando le Finali di Coppa Italia a Fabriano (venerdì affronta Palestrina).
La gara, il cui inizio era stato posticipato alle 19.30 per la concomitanza con la giornata conclusiva del famoso Carnevale d’Europa, di fatto… non è mai iniziata. I padroni di casa, infatti, aprivano con un 9-0 di parziale (poi 13-2). Volavano oltre la doppia cifra di scarto già sul finire della prima frazione e poi arrotondavano progressivamente il vantaggio: toccando il +40 già al 35′ (sul 73-33), e raggiungendo nel finale il massimo vantaggio dell’incontro sul +46 (79-33 al 38′). I padroni di casa sono stati superiori in tutto ai neroverdi: nelle percentuali al tiro (61% da due e 39% da tre) e nel controllo dei rimbalzi. La Virtus di ieri sera, del resto, era troppo poca cosa per poter davvero sperare di opporre resistenza: senza il talentuoso under Miaschi, impegnato con la Reyer Venezia – da cui arriva in doppio tesseramento – alla Adidas Next Generation Tournament, una manifestazione che raccoglie le migliori squadre Under 18 d’Europa (la quale la società aveva chiesto, invano, alla Lnp e alla società centese il rinvio della gara); e con il capitano Crosato costretto ancora a giocare su una gamba sola (vista la caviglia malconcia).
L’unica nota positiva, così, resta il rientro di Jc Canelo dopo due mesi di terapie (la sua ultima partita della stagione l’aveva giocata il 16 dicembre ad Olginate): ieri sera 6 punti con 2/5 da due e 2/2 ai liberi nei 16′ di impiego. Per quanto poco possa significare, il migliore tra i neroverdi per valutazione. La sua sarà un’addizione fondamentale per coltivare il sogno.