(Il Mattino) Coach Rubini non molla la presa e archivia il colpo in trasferta nel derby di Vicenza: «Sabato con Lecco sarà dura»
«Cosa ne penso della quinta vittoria di fila? Di quanto bello sarebbe fare la sesta sabato con Lecco». Nel day after del trionfo della Virtus Antenore Energia nel derby con Vicenza non c’è nessuna comfort zone neanche lessicale che coach Rubini si vuole concedere. Eppure ce ne sarebbero di ragioni almeno per godersi il momento: cinque vittorie su cinque partite, successi contro le più attrezzate concorrenti per i primi posti e una vetta in classifica in compagnia di San Vendemiano e Bernareggio. Tutte ragioni che non convincono il sergente di ferro della Virtus: «Io devo ragionare come se le partite che abbiamo giocato col punteggio in bilico le avessimo perse». spiega coach Rubini. «Se non ci fossero andati bene i finali di partita infatti ora saremmo nei guai, quindi dobbiamo continuare a lavorare come se non ci fosse un domani e andare a cercare quei dettagli da migliorare che possono fare la differenza nel prossimo match».
Una volontà di spostare sempre più in là i limiti e di alimentare la fame che probabilmente è la forza di questa squadra, che vanta grandi solisti tra le proprie fila ma rimane operaia nella mentalità con la seconda migliore difesa del campionato. «Ad inizio stagione sapevamo che avremmo avuto difficoltà nell’integrare i nuovi nei meccanismi dell’anno scorso, e in questi casi serve la capacità di vincere le partite anche quando le cose non sono facili e una grande fase difensiva diventa fondamentale». «Contro Vicenza non è stata per niente una partita spettacolare, venivamo da una settimana dispendiosa e quando abbiamo toccato con mano le difficoltà siamo stati bravi a venirne fuori. E lo abbiamo fatto sputando sangue, con grandi giocate difensive e ovviamente anche con le abilità dei nostri singoli. Grande prova di Dagnello che ci ha tolto le castagne dal fuoco con le sue bombe, ma bravo anche Calò che ha fatto un’ottima prestazione in un momento delicato della partita. Seppur lentamente anche l’inserimento dei nuovi sta arrivando e questo periodo di rodaggio è anche normale». E a questo punto viene da chiedersi cosa ci sarà da aspettarsi quando la squadra sarà al top: «Sicuramente non un attacco da 100 punti a partita, però un atteggiamento difensivo importante sì. Col passare del tempo aumenterà la fluidità in avanti ma la nostra forza credo sarà la solidità. Noi ora dobbiamo essere bravi a cavalcare l’onda del buon momento restando con i piedi per terra. Già sabato con Lecco sarà difficile perché si tratta di una squadra che sta raccogliendo molto con merito grazie all’abilità di rompere gli schemi avversari. Il campionato per ora dice di un girone molto omogeneo, dove probabilmente non ci sarà la squadra che ammazzerà la classifica bensì un gruppo numeroso di ottime squadre che lotteranno fino alla fine per i primi posti». La Virtus non si siede sugli allori e non vuole mollare la presa con pericolosi cali di concentrazione.
Una volontà di spostare sempre più in là i limiti e di alimentare la fame che probabilmente è la forza di questa squadra, che vanta grandi solisti tra le proprie fila ma rimane operaia nella mentalità con la seconda migliore difesa del campionato. «Ad inizio stagione sapevamo che avremmo avuto difficoltà nell’integrare i nuovi nei meccanismi dell’anno scorso, e in questi casi serve la capacità di vincere le partite anche quando le cose non sono facili e una grande fase difensiva diventa fondamentale». «Contro Vicenza non è stata per niente una partita spettacolare, venivamo da una settimana dispendiosa e quando abbiamo toccato con mano le difficoltà siamo stati bravi a venirne fuori. E lo abbiamo fatto sputando sangue, con grandi giocate difensive e ovviamente anche con le abilità dei nostri singoli. Grande prova di Dagnello che ci ha tolto le castagne dal fuoco con le sue bombe, ma bravo anche Calò che ha fatto un’ottima prestazione in un momento delicato della partita. Seppur lentamente anche l’inserimento dei nuovi sta arrivando e questo periodo di rodaggio è anche normale». E a questo punto viene da chiedersi cosa ci sarà da aspettarsi quando la squadra sarà al top: «Sicuramente non un attacco da 100 punti a partita, però un atteggiamento difensivo importante sì. Col passare del tempo aumenterà la fluidità in avanti ma la nostra forza credo sarà la solidità. Noi ora dobbiamo essere bravi a cavalcare l’onda del buon momento restando con i piedi per terra. Già sabato con Lecco sarà difficile perché si tratta di una squadra che sta raccogliendo molto con merito grazie all’abilità di rompere gli schemi avversari. Il campionato per ora dice di un girone molto omogeneo, dove probabilmente non ci sarà la squadra che ammazzerà la classifica bensì un gruppo numeroso di ottime squadre che lotteranno fino alla fine per i primi posti». La Virtus non si siede sugli allori e non vuole mollare la presa con pericolosi cali di concentrazione.
Luca Perin