Ospite della trasmissione “Il Salotto di Cafè Sport” a CafèTV24 il coach dell’Antenore Energia Virtus Padova Daniele Rubini ha analizzato il momento dei suoi dopo la bella vittoria interna 77-59 contro Juvi Cremona di domenica scorsa.
«In questa stagione abbiamo conquistato i playoff con largo anticipo al di là di ogni più rosea aspettativa, poi qualche infortunio di troppo ha fatto sì che il nostro roster ne subisse le conseguenze e la fatica iniziasse a segnare un po’ il cammino di questa squadra. Contro Cremona in avvio non è stata una gara facile, noi con le quattro sconfitte sentivamo addosso la tensione di chi doveva assolutamente togliersi via da questa ingrata situazione.
Contro le big del girone avevamo fatto molto più di quanto ci si aspettasse da noi facendo importanti vittorie e invece quando il campionato ha dato quattro turni “possibili” ci siamo ritrovati delle difficoltà fisiche che poi sono diventate anche mentali che ci hanno portato a quattro sconfitte. Queste rischiavano di rovinare la bellissima immagine che si era creata la squadra, una cosa che era profondamente ingiusta nei confronti dei miei giocatori per la dedizione e la qualità del lavoro che hanno sempre messo in campo.
Un peccato anche perché ora negli ultimi due turni ci saranno da affrontare Orzinuovi e Cesena che sono le prime della classe e mantenere il quarto posto sarà difficile».
Un finale di stagione certamente condizionato dall’infortunio di Matteo Motta, che però ora potrebbe tornare in campo nelle ultime due sfide di regular season: «La vittoria alla Kioene Arena contro Vicenza è stata una delle pagine più belle di questa stagione, ma proprio lì è arrivato l’infortunio di Matteo Motta che ci ha tolto una pedina importante dal nostro scacchiere: un’assenza pesante soprattutto per le nostre rotazioni. Una stagione travagliata per lui per i tanti infortuni anche sfortunati che lo hanno colpito. In ogni caso sta lavorando molto per tornare disponibile anche cercando di affrettare i tempi, speriamo domenica di fargli assaggiare il campo in maniera tale di rompere quella paura un po’ normale per il secondo ritorno in campo dopo infortunio. Questo con l’obiettivo di ripristinare la squadra disegnata ad inizio anno e togliere anche qualche responsabilità di troppo a chi fino a questo momento ha dovuto sobbarcarsi un minutaggio pesante.
I prossimi due impegni sono contro Orzinuovi e Cesena ed è come se avessimo il Mortirolo e il Gavia da fare, loro secondo me fanno un campionato diverso dal nostro perché la loro programmazione è impostata per la promozione, però fare la parte del guastafeste è una cosa che non mi dispiacerebbe.
Le prossime partite infatti sono quelle sfide affascinanti che ti stimolano a prescindere, quando vai a giocare ad Orzinuovi in un campo caldissimo e contro un grande avversario sai che devi avere gusto di giocare una partita così importante per nobilitare ancora di più un campionato che è già esaltante ma a cui si può dare ancora quel qualcosa in più».
Un’assenza compensata però dai tanti importanti giovani provenienti dal settore giovanile che in questa stagione sono cresciuti moltissimo: «La nostra squadra di tutto il campionato è quella che ha messo in campo per più minuti i ragazzi nati dal 2000 in poi. Questo è un aspetto particolarmente gratificante perché ad inizio anno avevamo dei ragazzini che faticavano a tenere il campo per mancanza di esperienza che ora invece scendono in campo e si permettono di tirare in faccia ad avversari ben più navigati, e quando vedi queste cose capisci che il lavoro che la società ha fatto non è solo il raggiungimento di un playoff ma sotto cresce qualcosa di altrettanto importante».