«Sfida molto dura, ma questo ci carica ancora di più». L’esordio con Varese è andato, ora per la Virtus Antenore Energia c’è da affrontare la prima trasferta stagionale con appuntamento sabato alle 21 in casa della N.P. Olginate.
E nella testa di coach Rubini, probabilmente già dai primi minuti dopo la vittoria contro la Robur et Fides, si è subito materializzato il pensiero di Olginate, uscita lo scorso weekend vincente contro Mestre con un grande risultato.
Coach Rubini, dalla vittoria contro Varese ha raccolto più note positive o cose da sistemare?
«La linea di demarcazione è molto labile: io devo sempre valutare prima di tutto quello che non è funzionato e andare alla ricerca di quello che si può migliorare per mettere tutti i nostri nelle condizioni di rendere al massimo. Un aspetto positivo è stata la modalità con cui la squadra ha provato a fare quello che avevamo in testa di fare, non ancora ci riesce tutto ma sapevamo che il lavoro da fare è ancora tanto. Come al solito ci sono sempre mille contrattempi tra infortuni ed affaticamenti, però la disponibilità a lavorare della squadra c’è e in questo momento è importante riuscire a vincere in qualsiasi modo, per il bel gioco ci penseremo più avanti».
Per quanto riguarda sempre la partita di domenica c’è da sottolineare anche la tenuta mentale che la squadra ha saputo avere nel momento clou: reggere la pressione sul 64 pari a 3’ dalla fine dopo essersi fatta recuperare.
«Sì, ci siamo fatti raggiungere dopo aver condotto per lunghi tratti la gara e nella volata finale ci siamo messi in una situazione rischiosa, dalla quale però alla fine siamo usciti bene. Abbiamo avuto il sangue freddo e la capacità di navigare in acque tempestose, e questo è merito anche della forte personalità dei nostri giocatori. Nel momento decisivo abbiamo avuto il merito di non esserci smarriti, abbiamo avuto la consapevolezza che dovevamo restare lucidi e razionalizzare idee e forze per riuscire a vincere».
Sabato ci sarà la prima trasferta stagionale, l’anno scorso si è sfatato il tabù delle vittorie esterne anche se è rimasta una differenza di rendimento tra casa e fuori. Un obiettivo ora sarà quello di migliorare anche in questo senso?
«Io credo che i rendimenti in casa e in trasferta dipendano anche da dettagli, da singoli episodi dentro le partite e dai momenti di forma che si stanno vivendo in un dato momento del calendario. Noi comunque siamo un gruppo giovane ma sufficientemente esperto, per questo reputo i miei giocatori abbastanza navigati per sapere quali sono le difficoltà aggiuntive di una trasferta. Gli uomini di questo gruppo hanno vissuto tante battaglie, credo sappiano gestire le situazioni che si possono creare e soprattutto conoscano la cosa più importante: le trasferte in casa d’altri sonosempre tutte difficili».
Ad Olginate che partita si aspetta? Mentre Virtus come sta? Ferrari è recuperato?
«Per Ferrari stiamo ancora valutando e decideremo all’ultimo, per il resto abbiamo avuto qualche affaticamento ma è tutto nella norma. Di Olginate posso dire che sicuramente è una squadra ben allenata, coach Meneguzzo è un allenatore che stimo molto e che è una garanzia sia a livello tecnico che a livello tattico. Le sue squadre sono sempre ben messe in campo e ad ogni partita approcciano con la capacità di saper mettere disordine negli schemi avversari. Ovviamente noi ci stiamo preparando anche a questa evenienza ed essendo ancora ad inizio stagione questa loro caratteristica la potremmo soffrire ancora di più».
In generale affrontare difficili sfide fuori casa come questa col giusto approccio è fondamentale anche per costruire una mentalità vincente.
«Noi abbiamo l’obbligo di imparare ad avere la scorza per affrontare ogni situazione in cui ci troveremo ed ogni trasferta che ci capiterà da affrontare. Mi vengono in mente un elenco enorme di difficoltà che ci ritroveremo davanti sabato e questo mi caricacome un matto e spero di riuscire a trasmettere questa fame anche ai miei giocatori. Olginate per noi è subito una tappa di crescita e dobbiamo restare ben concentrati su questa partita: ci deve servire per crescere a livello di personalità e per abituarci a giocare anche in trasferta in un certo modo, per poi nei momenti di difficoltà che ci saranno nel corso della stagione conoscere a cosa dobbiamo attingere per venirne fuori».