La Virtus prova a calare il tris. Manca ancora l’ufficialità, infatti, ma appare scontata la conferma anche per la prossima stagione 2018-19 di Daniele Rubini a conduzione della prima squadra in serie B (oltre che responsabile del settore giovanile).
La società neroverde, che intanto guarda con interesse anche al progetto della nuova casa per il basket padovano comunicato nei giorni scorsi dall’assessore Bonavina (un palasport da circa 2000 posti a sedere, in zona San Lazzaro e collegato con un tunnel alla Kioene Arena), attraverso il responsabile della prima squadra Roberto Rugo sta effettuando il giro di colloqui con i giocatori della rosa attuale: «Si sta muovendo con decisione», spiega il direttore generale Nicola Bernardi. Primi obiettivi: le conferme, appunto, di Andrea Piazza e di capitan Enrico Crosato, entrambi inseguiti però da diverse squadre della categoria. «Non ci sono particolari problemi – assicura il 53enne coach padovano -: con la dirigenza stiamo procedendo sempre appaiati, concordando le scelte. L’idea base resta valorizzare e far giocare i giovani: quelli del nostro settore giovanile; e, nonostante la concorrenza, alcuni presi in prestito da società di categoria superiore. Al tempo stesso, però, ho richiesto alcune garanzie: come ha dimostrato l’ultima stagione, falcidiata dagli infortuni, è rischioso fare una squadra troppo corta. Purtroppo, da questo punto di vista, oltre ai budget irraggiungibili di alcune piazze non siamo nemmeno in una zona geograficamente vantaggiosa quanto al numero di giocatori disponibili (che, inevitabilmente, finisce per abbassarne molto i costi). L’anno prossimo, per l’aumento del numero di retrocessioni e con la salita di una terza squadra veneta molto attrezzata (la Rucker Sanve vittoriosa sabato sera in gara3 della finale di serie C Gold con Mestre, ndr), si annunci – se possibile – ancor più competitivo e difficile. Piazza e Crosato? Certo, l’idea è ripartire da loro: speriamo! Quando due giocatori fanno così bene, è inevitabile che suscitino l’interesse di molti…».
Giovanni Pellecchia