Antenore Energia trasferta a Crema per iniziare il 2020. La compagine lombarda ha appena cambiato la guida tecnica ed è reduce da una vittoria nel difficile campo di Lecco.
Domenica alle ore 18 la Virtus Padova Antenore Energia ritorna sul parquet nella difficile trasferta di Crema.
Al PalaCremonesi andrà di scena la prima partita del 2020 della banda di coach Rubini, con la quale si chiuderà il girone d’andata: finora un ruolino di marcia di 11 vittorie su 14 partite, che vale il secondo posto in classifica in coabitazione con San Vendemiano e a -2 punti dalla capolista Bernareggio.
Fin qui un percorso invece un po’ complicato quello di Crema in questa stagione: i rosanero contano infatti 8 punti in classifica, frutto delle vittorie con Olginate, Mestre, Soresina e quella dell’ultimo turno con Varese. I lombardi hanno anche realizzato un cambio alla guida tecnica con l’esonero di Garelli e il subentro di coach Pedroni, che ha esordito proprio con il successo del 22 dicembre. Inoltre nel roster cremasco c’è una vecchia conoscenza virtussina come Matteo Motta, guardia protagonista della grande stagione 2018/19 dell’Antenore Energia ma purtroppo limitato nel girone di ritorno da un infortunio. Per lui in questa prima parte di stagione una media da 9.6 punti a partita e un 30% dal tiro da tre, sua grande specialità.
In Virtus invece ex della partita sarà Andrea Dagnello, a Crema due stagioni fa, che proprio con Motta potrebbe dare vita ad un bel duello tra “pistoleri”: «Sarà da una partita tosta e da non sottovalutare, per me anche un po’ particolare perché sono un ex»spiega ai microfoni di Martina Moscato del Tg Biancoscudato di Telenuovo. «Loro sono una bella squadra che non ha ancora dimostrato il proprio valore. Noi dovremo essere bravi a ritrovare la concentrazione dopo le vacanze e riprendere il trend positivo che abbiamo lasciato nell’ultima partita dell’anno contro Soresina. A Crema ho vissuto un anno ricco di soddisfazioni, eravamo una squadra all’inizio non quotata che invece quell’anno ha raggiunto la semifinale playoff. Qui a Padova mi trovo benissimo con compagni, staff e tutti quanti, sono molto contento dei risultati raggiunti a livello collettivo perché essere secondi in classifica non è cosa da poco, però dal punto di vista personale ammetto di non essere soddisfatto: voglio dare un maggior contributo alla causa, ma come mi ha detto il coach “i morti si contano alla fine” e il campionato è ancora lungo. L’anno scorso io giocavo a Cesena e Padova mi aveva impressionato per il gioco espresso, sono convinto che quest’anno arrivando ai playoff ci potremmo togliere delle belle soddisfazioni perché siamo un bel gruppo, ci troviamo bene insieme e abbiamo un coach che ci fa girare molto bene».