La capolista ha sofferto ma ha portato a casa due punti
preziosi da un parquet difficile come quello di Lecco
preziosi da un parquet difficile come quello di Lecco
Le magie di De Nicolao
Non è un caso se vinci certe partite. Può sembrare, ma non lo è. Perché l’Antenore Energia Virtus Padova non è la prima volta che riesce a sbrogliare matasse intricate a pochi secondi dallo scadere. La squadra di Rubini ha infilato la sua sesta perla consecutiva espugnando il “Bione” di Lecco, dove non aveva mai vinto durante la sua militanza in Serie B. Resta il modo in cui i neroverdi hanno sfatato il tabù. Restano le magie di Francesco De Nicolao (16 punti con 6/9 dal campo, 6 assist e 23 di valutazione), che hanno permesso alla Virtus di custodire il primato condiviso con i Tigers Cesena. Con gli ospiti sotto di 4 lunghezze (74-70) a 43” dalla fine, sono state determinanti la sua tripla sfrontata del -1, la palla sporcata a Teghini e il tap-in sul tiro di Bovo a 5” dalla sirena (74-75).
Il suo canestro decisivo ne ha ricordato un altro segnato allo stesso modo dal fratello maggiore Andrea De Nicolao, che lo scorso 30 gennaio ha realizzato a fil di sirena contro il Nanterre il pareggio, che ha portato la Reyer Venezia all’overtime (74-74) nella sfida poi vinta dai lagunari (80-89). «È venuto in mente anche a me dopo che ho fatto quel tap-in», conferma il mezzano dei fratelli De Nicolao, «il mio canestro è uguale a quello di mio fratello Andrea. Ho preso bene il tempo con la mia velocità sul secondo tiro di Bovo, che aveva catturato il rimbalzo dopo una prima conclusione di Ferrari. Siamo soddisfatti per aver sbancato un campo così difficile come quello di Lecco, dove era già caduta anche Cesena e in cui Milano aveva prevalso di misura. È stata una gara combattuta in cui gli avversari ci hanno ripreso un paio di volte. Noi, come già in altre circostanze, siamo stati bravi a mantenere la lucidità nelle ultimissime azioni di gioco».
La Virtus aveva provato a “strappare” il match sul +8 (52-60 al 30′), venendo però riacciuffata e superata dai lecchesi che in realtà hanno fallito il tiro della possibile vittoria con Marinello sull’ultima rimessa in attacco. «La nostra freddezza ci ha aiutato in questo caso, ma il nostro primo posto non è frutto della casualità», ricorda “Denik II”, «dietro c’è un lavoro lungo 21 giornate di campionato».
Sabato, ore 20.30, l’Antenore Energia Virtus Padova torna alla Kioene Arena per l’attesissimo derby contro Vicenza. All’andata, De Nicolao individuò proprio nella trasferta vicentina il possibile punto di svolta della stagione. «Da quella vittoria abbiamo trovato maggiore fiducia e la quadra del nostro gioco», afferma il play virtussino, «sabato sarà un altro confronto molto fisico, in cui dovremo tentare di contenere i lunghi di Vicenza». Ma tanto ormai la Virtus è abituata a sfide del genere.
Non è un caso se vinci certe partite. Può sembrare, ma non lo è. Perché l’Antenore Energia Virtus Padova non è la prima volta che riesce a sbrogliare matasse intricate a pochi secondi dallo scadere. La squadra di Rubini ha infilato la sua sesta perla consecutiva espugnando il “Bione” di Lecco, dove non aveva mai vinto durante la sua militanza in Serie B. Resta il modo in cui i neroverdi hanno sfatato il tabù. Restano le magie di Francesco De Nicolao (16 punti con 6/9 dal campo, 6 assist e 23 di valutazione), che hanno permesso alla Virtus di custodire il primato condiviso con i Tigers Cesena. Con gli ospiti sotto di 4 lunghezze (74-70) a 43” dalla fine, sono state determinanti la sua tripla sfrontata del -1, la palla sporcata a Teghini e il tap-in sul tiro di Bovo a 5” dalla sirena (74-75).
Il suo canestro decisivo ne ha ricordato un altro segnato allo stesso modo dal fratello maggiore Andrea De Nicolao, che lo scorso 30 gennaio ha realizzato a fil di sirena contro il Nanterre il pareggio, che ha portato la Reyer Venezia all’overtime (74-74) nella sfida poi vinta dai lagunari (80-89). «È venuto in mente anche a me dopo che ho fatto quel tap-in», conferma il mezzano dei fratelli De Nicolao, «il mio canestro è uguale a quello di mio fratello Andrea. Ho preso bene il tempo con la mia velocità sul secondo tiro di Bovo, che aveva catturato il rimbalzo dopo una prima conclusione di Ferrari. Siamo soddisfatti per aver sbancato un campo così difficile come quello di Lecco, dove era già caduta anche Cesena e in cui Milano aveva prevalso di misura. È stata una gara combattuta in cui gli avversari ci hanno ripreso un paio di volte. Noi, come già in altre circostanze, siamo stati bravi a mantenere la lucidità nelle ultimissime azioni di gioco».
La Virtus aveva provato a “strappare” il match sul +8 (52-60 al 30′), venendo però riacciuffata e superata dai lecchesi che in realtà hanno fallito il tiro della possibile vittoria con Marinello sull’ultima rimessa in attacco. «La nostra freddezza ci ha aiutato in questo caso, ma il nostro primo posto non è frutto della casualità», ricorda “Denik II”, «dietro c’è un lavoro lungo 21 giornate di campionato».
Sabato, ore 20.30, l’Antenore Energia Virtus Padova torna alla Kioene Arena per l’attesissimo derby contro Vicenza. All’andata, De Nicolao individuò proprio nella trasferta vicentina il possibile punto di svolta della stagione. «Da quella vittoria abbiamo trovato maggiore fiducia e la quadra del nostro gioco», afferma il play virtussino, «sabato sarà un altro confronto molto fisico, in cui dovremo tentare di contenere i lunghi di Vicenza». Ma tanto ormai la Virtus è abituata a sfide del genere.
Mattia Rosetto
Sabato sera alla Kioene Arena c’è il Vicenza
Si gioca sabato, ore 20.30, il derby di Serie B tra Antenore Energia Virtus Padova e Tramarossa Vicenza alla Kioene Arena. Il duello in salsa veneta è sempre molto sentito anche per i trascorsi tra le due società, che negli anni ’90 attuarono una fusione condividendo sotto lo stesso tetto la Serie A/2. Una breve parentesi che appartiene alla storia delle due realtà cestistiche.