La Broetto, che avrebbe dovuto approfittare di un turno agevole sulla carta con l’ultima in classifica, muove così un passo falso restando con il rammarico di una gara, che nonostante tutto avrebbe potuto perfino portare a casa. L’assenza di Stojkov non è un alibi valido per quanto le rotazioni virtussine fossero obbligate. Sul +15 (37-52) a metà del terzo quarto, i neroverdi sembravano tenere in pugno la vittoria, ma non sono stati in grado di contenere le sfuriate degli esterni iseani presentandosi scarichi al rush finale, deciso da una tripla di Leone dopo una palla persa sanguinosa in uscita da un timeout a 20 secondi dalla sirena (64-61).
IL COACH. «Abbiamo buttato via una partita fuori casa, arbitrata male, ma in cui siamo stati colpevoli di aver sbagliato l’inverosimile in attacco, commettendo anche gravi errori difensivi», attacca Massimo Friso. «Canelo ha dovuto cantare e portare la croce arrivando in riserva negli ultimi minuti di gioco. Noi, a dire il vero, eravamo un po’ corti perché i nostri giovani non potevano reggere l’impatto fisico degli esterni di stazza schierati da Iseo. Ciò non toglie che dobbiamo recitare il mea culpa, abbiamo sprecato una grossa opportunità».
IL VICE. Pur aggiudicandosi il confronto dal punto di vista della valutazione di squadra, i neroverdi hanno perso il duello degli esterni («Anche se qualcosa in più con i lunghi potevamo farla», puntualizza Friso). «Tirando con percentuali così basse da due e da tre, è improponibile vincere le partite», ammette il vice Adriano Primon. «Iseo, invece, ha trovato buone risposte da quasi tutti i suoi giocatori al tiro. A noi sono mancati i punti di riferimento in attacco. L’arbitraggio è stato perlomeno discutibile, ma non è stata la causa della nostra sconfitta».
IL CAPITANO. «Non credo che siamo stati molli a inizio partita», rileva Enrico “Croce” Crosato. «Non siamo mai stati dei “maghi” delle partenze. Dove finiscono i nostri demeriti, iniziano i meriti degli avversari, bravi ad attaccarci sui cambi difensivi. Nel nostro momento di sbandamento, Iseo ha saputo dare la sterzata giusta. Il metro arbitrale non è mai stato uniforme, ma non possiamo aggrapparci agli arbitri. Così come l’assenza di Stevan Stojkov ha influito, ma non è stata determinante. È stata solo una partita storta: facciamo tesoro dei nostri errori e ripartiamo. Domenica affrontiamo Cento».
L’INIZIATIVA. Proprio in vista dello scontro alla Kioene Arena con la corazzata Cento (battuta all’andata in quella che probabilmente resta la miglior prestazione finora), oggi, ore 19, la Virtus organizza un aperitivo con amici, tifosi e appassionati alla Caffetteria Facciolati. Con tre giocatori padovani del quintetto neroverde, Ferrara, Schiavon e Salvato, saranno presenti anche i due padovani che militano nella formazione estense: Andreaus e Benfatto.