(Il Mattino) Una vittoria che vale il lasciapassare per iniziare a sognare. L’Antenore Energia tra le mura amiche della Kioene Arena fa secca la Rekico Faenza del grande ex Friso con un 70-60 di lotta, classe e sacrificio. La squadra di coach Rubini in classifica con questi due pesanti punti mantiene il terzo posto in coabitazione con Orzinuovi, ma ora Faenza è a -2, Cesena a -4. Si parte dopo la consegna da parte della società di una targa di ringraziamento a coach Friso per la promozione che cambiò la storia della Virtus: 9-2 e tripla di Filippini. Friso è costretto a chiamare un primo time-out dal quale i suoi tornano più convinti sul parquet. Zampa da tre trova il 9 pari, Virtus incassa e risponde con la tripla di Verzotto. Filippini è un colosso in difesa e il primo parziale sarà di 14-11. La Rekico però entra definitivamente in partita nel secondo quarto. I romagnoli trovano calibro da tre e iniziano a martellare i neroverdi con Gay e Casagrande, Fumagalli intanto inizia a fare legna accatastando canestri su canestri (arriverà a 24 punti a fine gara). Tra i padroni di casa De Nicolao e Schiavon con le loro fiammate e Pellicano con una bella tripla però sono bravi a tenere in equilibrio il match e a non far scappare gli avversari. Faenza comunque va all’intervallo sopra di due, la sensazione è che il ritorno sul parquet sarà decisivo per indirizzare il match. E Virtus in avvio di terzo quarto concede palle perse, rimbalzi offensivi e pure un pericoloso +5, ma per fortuna si sveglia in tempo e reagisce. In campo dopo tre turni fuori si rivede Motta, che fa anche rivedere buone cose. Ma il contro-sorpasso lo firma il solito immenso Piazza, che dal terzo quarto inizia ad aumentare i giri. I liberi di Schiavon e Visone creano il primo strappo col +6 con cui si va agli ultimi dieci minuti, lì l’Antenore Energia si prenderà la partita. Tripla di Piazza, Bovo firma il +9, Ferrari il +11 (assist visionario di Piazza), Bovo spara la bomba del +13 e Faenza al 6′ va già in tilt. Il finale sarà sul velluto con i ragazzi di Rubini che orchestrano il gioco e gestiscono il cronometro con lucidità. E si chiude con un +10 contro una delle squadre più importanti di tutto il girone: un test di maturità durissimo superato a pieni voti. E con questa significativa vittoria qualche sogno in più dalle parti di via dei Tadi ora forse è permesso. «Dobbiamo fare i complimenti ai ragazzi per questo successo contro un grande avversario, in particolare ai giovani che stanno dando un aiuto enorme – commenta coach Rubini a fine partita -. In questo gruppo il collettivo ancora una volta ha prevalso sul singolo, tutti sono importantissimi ma nessuno è fondamentale, e questo è merito dello spirito di questi ragazzi ed è una risorsa che ci rende imprevedibili per gli avversari. Questa vittoria deve darci fiducia e carica, ma c’è da restare con i piedi per terra e ricordarci da dove veniamo, per vincere si passa per la fatica, il sudore e la determinazione, senza di questo siamo perduti».
Luca Perin