Rubano, 27.01.2025 – Si gioca in casa, tra pareti amiche e con l’ormai consueto folto e competente pubblico, il ritorno contro Spinea. Impegno facile sulla carta, con MBS ultima in classifica con zero vittorie, ma proprio per questo Coach Ghinato ha messo pressione ai suoi per vedere se anche in partite simili la squadra riesce a mantenere alta la concentrazione e a procedere come la schiacciasassi che è stata fino a questo momento. L’asticella, posizionata su uno score minimo di 60 punti, è stata allegramente superata: Irriducibili 70 – MBS Spinea 42.
PRIMO E SECONDO QUARTO
Sembra proprio una lieta serata al palazzetto di Rubano, la partita inizia per una volta ad un orario decente, i due giovani arbitri sono promettenti, le caramelle del Presidente circolano fra i presenti. Ben tre nuovi debutti questa sera (e non abbiamo ancora finito): il giovane Lele (Simionato) esordisce nel suo centosettantaduesimo campionato, finalmente Teddy (Fugolo) trova in Hilti (Castellan) un valido centro con cui condividere le fatiche sotto le plance, e infine, per la gioia del Presidente e di tutti noi coi lucciconi agli occhi, torna in campo a condurre le danze il nostro mitico Capitan Pag (Pagliani), col suo nuovo ginocchio bionico.
Coach Ghinato sceglie lietamente il quintetto, guidato da Cris (Cadoni) come play titolare vista anche l’assenza di un dolorante K (Kravina), assieme a Zorro (Zuccon), Sector (Sartore), Pava (Pavanello) e Teddy. L’atmosfera sembra quella del migliore dei mondi possibili, quando, all’improvviso, poco prima dell’inizio il 1°ass. Arch (Origani) comunica a tutti l’idea di voler assegnare le marcature invece di lasciare che se le gestiscano direttamente i giocatori in campo, come sempre. Dopo aver ben studiato gli avversari, aver analizzato le statistiche, con la lavagnetta piena di nomi e di abbinamenti, indica ad ognuno il suo e la palla a due si alza. Il primo quarto inizia in modo tranquillo, decisamente troppo. A metà tempo siamo ancora ai 4 punti di Sec e Teddy e MBS ci sta attaccata. Coach Ghinato decide di dare subito una svolta alla situazione e comincia a buttare in campo José (Sequera), Lollo (Gui), Capitan Pag, Hilti e Lupin (Barollo). Ovviamente anche MBS inizia le rotazioni, e la lavagnetta dell’Arch, che con fatica prova a controllare gli accoppiamenti, si riempie di cancellature, spostamenti di nomi, frecce, linee, ma per ora tiene. Grazie a San José da Caracas che realizza 6 punti di seguito finiamo il primo quarto davanti ma con un punteggio desolante: 10-8. L’obiettivo 60 sembra molto lontano.
Il secondo quarto però la musica cambia. Il gioco comincia a girare, José continua il suo lavoro di portarci fuori dalle sabbie mobili e realizza 7 dei primi 8 punti, con l’intermezzo di un libero di Lupin al quale tutta la squadra guarda aspettando il suo risveglio. Ma è bello rivederlo in campo col Capitano. Lollo dispensa gioco e si aprono transizioni veloci come mai ne abbiamo viste: lo slow basket è un lontano ricordo? Fatto sta che gli Dei del basket si compiacciono di questi nuovi Irriducibili, e i canestri si centrano facilmente. Si vedono punti di Teddy, in ottima vena, Pag, Lupin che comincia a sgranchirsi e Cris. Entrano in gioco Jimi (Taucer) e Lele. Costringiamo gli avversari a concedere molti tiri liberi, si caricano di falli ed essendo solo in 10 si danno a sostituzioni in continuità. La lavagnetta dell’Arch ormai è un intrico di geroglifici: con le dita nere per le cancellature continue si lambicca il cervello, all’ennesima richiesta: ”chi marco?” la risposta è un “eeeehh… vediamo…”. Eloquente. Ma comunque tutto fila liscio, e con due meravigliosi punti allo scadere di Lele andiamo all’intervallo su un notevole 35-16. La tabella di marcia si è riallineata.
TERZO E QUARTO QUARTO
Il terzo quarto sembra ormai diventato per noi un consueto momento di pausa. Conscio della cosa il Coach propone un quintetto giovane e veloce, ma evidentemente non è questione di formazione. Forse in parte appagati dai 24 punti segnati nel secondo, tiriamo il freno a mano e lasciamo abbastanza giocare. Loro per fortuna non sembrano in grado di piazzare parziali pericolosi come Martellago la scorsa settimana. Non c’è tensione particolare in campo, ci si avvia placidi verso l’ultimo quarto grazie ai canestri di José, Zorro, Lollo, Sec e Cris con l’immancabile bomba da 3. Coach Ghinato prova a tenere su la squadra con qualche time out di stimolo, ma anche lui non pare particolarmente preoccupato. Tutt’altra faccenda la gestione delle marcature da parte dell’Arch: ormai la sua lavagnetta è un incomprensibile groviglio di nomi e numeri, ad un certo punto noi si gioca con 2 Barollo in campo, loro invece prima sono in 7 con due numeri 11, poi in 4 con Gui misteriosamente passato di là. Tutti (a volte contemporaneamente), si fermano a dare il loro personale parere su come e quando comunicare le assegnazioni. Un vero successo. Ma per fortuna loro sono MBS, non Badoere, e chiudiamo il terzo 47-27.
Il quarto finale ci risvegliamo, e si comincia con il Lupin show: i pianeti si sono riallineati come dovrebbero, piazza due triple e mette 10 punti nel quarto. Il Presidente è in visibilio. In un periodo che ci porterà a 21 punti segnati trovano posto fra gli altri anche i primi due di Hilti. Nel clima di festa, coi canestri di Cris e José, la squadra ripropone un gioco che almeno una volta l’anno è parte delle tradizioni Iriducibili: il “facciamo incazzare Jimi”. Questi freme dalla voglia di realizzare qualche canestro, libero a sinistra chiama palla più volte: il passaggio non arriva. Taglia con forza al centro sbracciandosi e riceve un passaggio… sui piedi. Di nuovo in angolo a sinistra, solo come un orso polare sulla banchisa si sgola ma viene snobbato nuovamente. Il risultato è ottenuto: in mezzo all’azione in pieno svolgimento, con occhi di brace chiede cambio e si avvia in panca, mentre Sec sul blocco dei cambi non può entrare. Si gioca in 4. A parte queste amenità comunque la partita si conclude, ironia, con 5 punti di seguito proprio di Sec. Tutti felici ci godiamo l’obiettivo raggiunto: 70-42.
Coach Ghinato ha finalmente vissuto una serata normale, le scarpe non hanno bisogno di risuolatura, l’espressione è serena. Sette di seguito sono un grande motivo di orgoglio per lui, nessuno ha mai fatto tanto con gli Irriducibili. Ci apprestiamo il 4 febbraio in quel di Badoere ad affrontare la partita più tosta del girone, ma la consapevolezza c’è, ce la giochiamo da primi. L’Arch, sfinito ma non domo, ripulita la lavagna aggiusterà il tiro per riprovarci martedì, che Dio ci aiuti.
IRRIDUCIBILI – MBS Spinea 70-42
Parziali: 10-8; 25-8 (35-16); 12-11 (47-27); 21-15 (70-42)
IRRIDUCIBILI
Tabellini:
Sequera 19, Barollo 13, Fugolo 10, Sartore 10, Cadoni 7, Pagliani 3, Zuccon 2, Castellan 2, Simionato 2, Gui 2.
All. Stefano Ghinato
1° ass. Fabrizio Origani
Presidente: il Presidente