(Il Mattino)
Miaschi e De Zardo protagonisti nella vittoria di misura sul Rimini.
È diventata la Virtus di Miaschi e De Zardo o se preferite dei “golden boys”, come li ha recentemente battezzati il dirigente neroverde Roberto Rugo. Dopo gli infortuni che hanno messo fuori causa Lazzaro e Canelo, il gruppo di Daniele Rubini ha ora assunto una fisionomia più giovane, ma ha pure forgiato una mentalità di squadra dalla scorza dura, resistendo agli assalti del quintetto Crabs Rimini (finale 60-58). «La storia di questo campionato di Serie B diceva che finora avevamo sempre perso contro squadre che attuano lo stesso gioco di Rimini», osserva coach Rubini «È la prima volta che vinciamo una partita con un atteggiamento che assomiglia più alle mie squadre del passato. Quando ti accorgi che non hai fluidità in attacco e non hai ben chiaro il copione della partita, bisogna tirare una riga e con qualche espediente segnare un canestro in più degli avversari, ergendo un muro difensivo. Noi lo abbiamo fatto dimostrando capacità di adattamento e mantenendo il vantaggio. Se avessimo perso questa partita, sarebbe stato del tutto immeritato». Rispetto all’andata (69-66), quando i neroverdi cestinarono una vittoria già scritta con i romagnoli, qualcosa è cambiato. Nella serata della Kioene Arena, l’unico rammarico sta nel non aver custodito il saldo della differenza canestri incassando la tripla di Busetto a fil di sirena. L’esordio del neo acquisto De Zardo (19 anni compiuti proprio sabato), il talento manifesto di Miaschi, la costanza dei “vecchietti” Nobile e Crosato, sono tutti elementi positivi, che possono lanciare la Virtus verso la corsa playoff promozione. «Perdere due giocatori importanti, come Canelo e Lazzaro, metterne dentro uno nuovo tre giorni dopo, e pretendere di avere fluidità e manovra, era impensabile», prosegue Rubini, che poi però si coccola i suoi giovani: «De Zardo? Ha fatto bene, ma è pur sempre un ragazzo di 19 anni. È evidente poi che sono migliorate le modalità con cui Miaschi sta in campo sia in attacco, sia in difesa: oltre alle sue innate qualità offensive ha sviluppato una certa attitudine difensiva. Anche Visentin ha tenuto molto bene il campo». Una linea è stata tracciata, ma adesso bisognerà seguirla anche nel prossimo impegno con Reggio Emilia. «Dovremo avere tutti quanti l’obiettivo di vincerne almeno una fuori casa (la Virtus finora si è imposta in trasferta soltanto al debutto a Palermo, ndr)», chiude Rubini, «Riuscissimo a passare a Scandiano, potremmo prendere fiato, sistemando la nostra classifica».